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    Ospedale a MilanoFiera, Pd contro Gallera: “Chiuso il pronto soccorso di Sesto per recuperare personale”

    Secondo il consigliere del Pd Pietro Bussolati, Regione Lombardia intenderebbe recuperare personale per il Covid-hospital chiudendo il pronto soccorso e il punto nascita di Sesto San Giovanni. L'assessore Gallera: "Abbiamo fatto moltissimo per prepararci alla seconda ondata. Lavoriamo per salvaguardare il Natale"

    Di Lorenzo Zacchetti
    Pubblicato il 26 Ott. 2020 alle 15:37 Aggiornato il 26 Ott. 2020 alle 18:34

    Covid, nuove polemiche sull’ospedale in Fiera di Milano

    “Ci stiamo preparando al fatto che questi numeri continueranno a crescere in maniera significativa per almeno 15 giorni”. Così Giulio Gallera, asssessore al Welfare di Regione Lombardia, ha commentato i dati sulla diffusione del Covid-19. Tuttavia, la situazione degli ospedali sul territorio “non è paragonabile a quella vissuta a marzo, quando eravamo arrivati ad avere 12mila posti letto nelle pneumologie – mentre oggi ne abbiamo 2.300 – e ne avevamo 1.800 nelle terapie intensive, oggi 231”.

    Tuttavia i numeri stanno crescendo e, aggiunge Gallera, “è evidente che qualunque azione mettiamo in campo oggi i risultati li vedremo tra 15 giorni”. L’assessore, intervenuto in collegamento a Mattino 5, ha poi spiegato che le misure introdotte sono finalizzate a preservare le feste natalizie: “È l’obiettivo che ci siamo posti. Con le nostre ordinanze e adesso con il Governo. Sono misure rigide che hanno l’obiettivo di far scendere una curva che sta salendo in maniera esponenziale. Siccome il virus si propaga con uno sviluppo matematico, o noi mettiamo in campo misure forti che impediscono la diffusione o ahimè la curva diventa sempre più alta e i sistemi sanitari non reggono più”.

    L’assessore non condivide il punto di vista di chi pensa che non si sia stato fatto abbastanza per giungere preparati alla seconda ondata: “Abbiamo fatto tantissimo. Oggi la nostra capacità di fare tamponi è enorme e imponente, la media dei tamponi è più di 30mila, isoliamo le persone, ma tutto questo non è sufficiente. Il numero di asintomatici è particolarmente ampio, se ne individua una parte. Non c’è sistema sanitario al mondo che è in grado da solo di reggere. Questo virus si combatte solo con il distanziamento, non c’è un altro strumento ora, non abbiamo un vaccino o cure preventive”.

    Nella seconda ondata di contagi, è tornato di attualità l’ospedale costruito nella Fiera di Milano City, sul quale il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati afferma: “Pare che la Regione abbia deciso di chiudere da mercoledì il pronto soccorso e il punto nascita di Sesto San Giovanni per trasferire tre anestesisti e sei infermieri all’ospedale in Fiera. Il pronto soccorso sarebbe spostato al Bassini e il punto nascita a Niguarda. Un fatto gravissimo, che nasce dalla necessità per la Regione di recuperare 153 medici intensivisti e 459 infermieri, operatori che non ci sono e che la Regione vuole sottrarre ad altri ospedali, già allo stremo, indebolendone la capacità di cura”.

    “Il tutto per attrezzare una struttura, quella della Fiera, che non può contare su nessuna specializzazione e può quindi in realtà curare solo i malati meno gravi. La Regione fa esattamente quello che, a detta di tutti i maggiori esperti, non va fatto, sguarnisce la sanità territoriale per investire in un unico hub”, conclude Bussolati.

    Qui la seconda risposta di Gallera a Bussolati.

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