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    Massimo Galli: “Le elezioni regionali tra le possibili cause della seconda ondata di Covid in Italia”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 28 Gen. 2021 alle 14:25

    Covid, Galli: “Le elezioni di settembre tra le possibili cause della seconda ondata”

    Le elezioni regionali potrebbero essere tra le cause della seconda ondata di Covid in Italia: lo ha dichiarato Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, durante il XXII congresso nazionale della Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia.

    “Ho chiesto di fare diversi modelli” ha affermato Galli nel corso del suo intervento “per analizzare quali fattori possono condizionare una ripresa del contagio da Sars-CoV-2”.

    “Per esempio ne ho uno che parte anche dal giorno delle famose elezioni” che si sono tenute in 7 Regioni (Veneto, Liguria, Marche, Toscana, Campania, Puglia e Valle d’Aosta) a settembre e che “ci hanno portato ad aprire le scuole in queste regioni, richiuderle” per allestire le urne per “poi riaprirle”.

    “Ebbene – ha dichiarato l’infettivologo – alla fin fine da quel che salta fuori non è impossibile che anche le elezioni, e non solo la scuola, un loro peso ce lo abbiano avuto nel far ripartire la seconda ondata” di Covid in Italia.

    L’esperto, che ha analizzato anche i possibili “motori” del contagio, lanciando un monito sugli assembramenti a suo dire evitabili, come le possibili elezioni nel caso in cui la crisi di governo non si risolva, ha quindi citato una “metanalisi su 131 Paesi che va a vedere cosa succede dal punto di vista della trasmissione del virus e gli elementi che la condizionano. Quando si parla di scuole, io segnalo che dopo 28 giorni la riapertura si vede un 24% di aumento dell’indice Rt”.

    “E quindi quando ti senti dire che sono irrilevanti da questo punto di vista è discutibile. Non sono irrilevanti 203mila infezioni in età scolare dal momento in cui si riapre al momento del decreto che richiude. Quando i ragazzi si infettano fanno da amplificatore familiare e 14-18enni hanno una parte preponderante nel totale dei contagi in questa fascia d’età” ha quindi concluso Galli mettendo in guardia dai pericoli derivanti da tutte quelle situazioni che “favoriscono la concentrazione di più di 10 persone”.

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