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    Pochissimi casi di Covid nella comunità cinese di Prato e Napoli: spunta l’ipotesi del vaccino clandestino

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Dic. 2020 alle 08:09 Aggiornato il 9 Dic. 2020 alle 08:15

    I cinesi di Napoli e Prato immuni al Covid: ipotesi vaccino

    I cinesi che vivono a Napoli e Prato sembrano essere praticamente immuni al Covid, motivo per cui è stata avanzata l’ipotesi che un vaccino anti Coronavirus possa circolare clandestinamente tra la comunità. Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, a Prato, comune toscano che ospita una delle comunità cinesi più numerose d’Italia, dall’inizio della pandemia sarebbero solo 100 i cittadini cinesi risultati positivi al Covid su un totale di circa 26mila. A Napoli, dove risiedono circa 5mila cittadini cinesi, sarebbero solo 5 i casi di Coronavirus registrati all’interno della comunità. Secondo il quotidiano Il Mattino, un vaccino anti Covid potrebbe circolare clandestinamente nella comunità, magari dopo un approvvigionamento fatto in Oriente.

    Diverse persone, infatti, sono partite alla volta della Cina per sottoporsi al misterioso vaccino che Pechino già da diverse settimane sta somministrando ai cittadini. A confermarlo sono stati diversi cittadini, tra cui Gioia Wuang, commerciante residente a Roma e rientrata di recente dalla Cina, che all’Adnkronos ha raccontato la sua esperienza. “A novembre mi sono vaccinata contro il Covid19 in un ospedale in Cina” ha raccontato la donna. “Sto bene, non ho avuto né febbre né dolori. Non è obbligatorio, chi vuole può farlo. Da ottobre la popolazione cinese ha iniziato a vaccinarsi contro il Coronavirus. Nello Zhejiang, la mia regione, non c’è più nessun contagiato. Zero. Tanti cinesi sono partiti dall’Italia per andare a fare il vaccino in Cina, molti sono partiti anche da altri paesi come Spagna e Germania. Ora molti miei connazionali che vivono in Italia, e che sono andati in Cina per il vaccino, hanno paura di tornare qui per l’alto numero di contagi”.

    La commerciante racconta di essere partita di sua spontanea volontà: “È stata una mia idea, non mi ha contattata nessuno. Ho pensato che dopo aver fatto questo vaccino sarei stata più tranquilla. Ho fatto due punture e ho pagato 60 euro. Un mio amico, dopo aver fatto il vaccino, è andato in ospedale e ha fatto il test per vedere se aveva gli anticorpi contro il Covid19 e ce li aveva. Il valore era 2,1”. Tuttavia, secondo la donna, la bassa percentuale di malati nella comunità cinese è dovuta “al fatto che noi stiamo molto attenti, mettiamo sempre la mascherina quando usciamo di casa e non la togliamo mai. Igienizziamo sempre le mani, non siamo usciti di casa per andare a mangiare al ristorante, per vedere gli amici o per andare in vacanza. Quest’anno siamo stati sempre a casa”.

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