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    Coronavirus, a Varese un test rapido della saliva per scovarlo in 10 minuti

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 15 Apr. 2020 alle 18:55

    Coronavirus, a Varese un test rapido della saliva per scovarlo in 10 minuti

    Un test rapido della saliva per diagnosticare in appena 10 minuti un’infezione da Coronavirus. Si tratta di un’importante novità nella lotta al Covid-19 che è stata ideata da Lorenzo Azzi, ricercatore all’università dell’Insubria, e Mauro Fasano, docente dell’ateneo, e ora verrà sperimentato all’ospedale di Circolo di Varese grazie a una task force coordinata dall’infettivologo Paolo Grossi.

     

     

    Questo nuovo esame funzione di fatto come un comune test della gravidanza: applicando un campione di saliva su una piccola striscia di carta assorbente, nel caso in cui una persona fosse positiva, nel giro di qualche minuto si formerà una banda colorata. In una decina di minuti, insomma, sarebbe dunque possibile scoprire se si è infetti o meno.

    “La novità del test sta nella sua semplicità, che permette a chiunque di poterlo utilizzare – spiegano dall’Asst dei Sette Laghi – nella rapidità del risultato e nel fatto che, a differenza dei test sierologici che evidenziano gli anticorpi, attraverso la saliva viene evidenziato direttamente il virus e dunque è possibile stabilire se il soggetto è infetto in quel preciso momento. La sperimentazione sarà condotta con la massima celerità su un centinaio di pazienti”.

    Grande soddisfazione anche dal rettore Angelo Tagliabue: “Questo test nasce da una buona intuizione accademica e mette in collaborazione, come sempre, l’università dell’Insubria e l’ospedale di Circolo nella cura del paziente messa davanti a nuove sfide dall’emergenza Covid-19”. “Ancora una volta è la sinergia tra l’Asst dei Sette Laghi e l’università dell’Insubria a fare la differenza – afferma il direttore generale dell’Asst dei Sette Laghi, Gianni Bonelli – Ancora una volta sappiamo distinguerci nel campo dell’innovazione. Speriamo che questa sperimentazione dia i risultati sperati e che si possa così disporre di uno strumento diagnostico efficace e rapido”.

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