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    Tamponi a Vo’ Euganeo, lo studio: “Il 43% dei positivi sono asintomatici ma contagiosi”

    Ospedale in Veneto Credits: Ansa
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 20 Apr. 2020 alle 18:49

    Tamponi a Vo’ Euganeo, lo studio: il 43% dei positivi sono asintomatici ma contagiosi

    Lo studio condotto a Vo’ Euganeo, nel Padovano, con i tamponi “a tappeto” ha rilevato che il 43,2 per cento dei positivi sono asintomatici, ma sono contagiosi esattamente come i chi ha sintomi. La maggior parte delle nuove infezioni da Coronavirus, inoltre, sono avvenute prima del lockdown o da persone asintomatiche con cui si viveva insieme. Ad occuparsi della ricerca, pubblicata oggi sulla rivista scientifica MedrXiv è stato Andrea Crisanti, microbiologo dell’università di Padova, e i suoi colleghi epidemiologi dell’Imperial College di Londra.

    Nel comune di Vo’ Euganeo quasi la totalità dei 3mila abitanti è stato sottoposto a due tamponi: il primo quando il focolaio è stato individuato, l’altro al termine della quarantena di 14 giorni. Il primo giro ha rilevato la presenza dell’infezione nel 2,6 per cento delle persone, mentre il secondo nell’1,2 per cento.

     

    Gli studiosi hanno rilevato che per accorgersi della presenza del Coronavirus Vo’ ha dovuto aspettare almeno 3 settimane, durante le quali i contagi sottotraccia hanno infettato il 2,6 per cento degli abitanti (73, di cui 30 senza sintomi). Il giorno in cui a Vo’ muore Adriano Trevisan, il 21 febbraio, il tasso di replicazione nella cittadina è pari a 3, quindi particolarmente alto, con casi che raddoppiavano ogni 3 o 4 giorni.

    La ricerca ha rilevato comunque che i tamponi a tappeto e l’isolamento sociale sono in grado di abbattere la contagiosità del virus. Dopo lo scioglimento della zona rossa, i nuovi tamponi positivi erano solo 8, con 5 asintomatici. Alcuni di questi si erano infettati da parenti asintomatici. “Sintomatici e asintomatici non variano in quanto a presenza del virus nei prelievi nasofaringei”, osservano gli studiosi. Ciò dimostra “che le infezioni asintomatiche possono giocare un ruolo nella trasmissione di Sars-Cov-2”. Lo studio getta “nuova luce sulla frequenza delle infezioni asintomatiche e della loro contagiosità, dando nuovi indizi sulla rivelabilità ed efficacia delle misure di controllo implementate”.

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