Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Coronavirus, videoconferenza tra governo e task force: Colao presenta i primi provvedimenti per la fase 2

    Secondo il parere degli esperti circa 2,8 milioni di italiani potranno tornare a lavoro già dal 27 aprile a patto che vengano rispettati una serie di requisiti

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 22 Apr. 2020 alle 13:22 Aggiornato il 22 Apr. 2020 alle 13:23

    Coronavirus, i primi provvedimenti della task force di Colao sulla fase 2

    La task force guidata dal manager Vittorio Colao (qui il suo profilo) ha illustrato al premier Conte i primi provvedimenti che dovrebbero essere adottati durante la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Nel corso della videoconferenza tra il governo e la task force è stato deciso che circa 2,8 milioni di italiani potranno tornare a lavoro a partire dal 4 maggio se non addirittura prima. La cifra ovviamente non tiene conto di coloro che continueranno, come fatto durate il lockdown, a lavorare in smart working. Tuttavia dovranno essere rispettate una serie di regole, che Colao ha illustrato al premier attraverso un documento di 5 pagine. Tra i requisiti considerati necessari per la ripartenza del Paese c’è la necessità di un protocollo per i mezzi pubblici dal momento che il 15 per cento dei lavoratori di manifattura e costruzioni li usa per recarsi sul posto di lavoro.

    Coronavirus, la testimonianza di Veronica: “Ecco perché a Milano crescono i positivi”

    Secondo la task force, inoltre, un altro punto fondamentale riguarda la necessità di aggiornare il protocollo di sicurezza firmato con i sindacati lo scorso 14 marzo. Le condizioni per rientrare a lavoro, infatti, prevedono la necessità di mettere a disposizione dei lavoratori i dispositivi di protezione individuale, che al momento non bastano per tutti. Il commissario per l’emergenza Arcuri, infatti, ha comunicato che al momento vengono consegnate 4 milioni di mascherine al giorno, mentre, secondo la task force, ne servirebbero almeno 7. Nei luoghi di lavoro, inoltre, gli spazi dovranno essere riorganizzati per permettere di rispettare le norme di distanze sociali e gli ambienti sanificati. Secondo Colao chi rispetta questi requisiti potrà iniziare a lavorare già dal 27 aprile. La decisione finale, comunque, spetta al governo.

    Leggi anche: 1. “Censurano le morti e non rispondono da giorni”: così la RSA di Legnano si è trasformata in un lazzaretto / 2. Visite ai parenti, spostamenti e tempo libero: cosa potremo fare dal 4 maggio

    TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version