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    Coronavirus: ecco perché le donne sono più immuni degli uomini

    Dalle statistiche risulta che le donne sembrano essere più immuni dal Covid-19: ecco perché secondo alcuni studi formulati fino ad ora

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 8 Apr. 2020 alle 17:08

    Coronavirus: ecco perché le donne sono più immuni degli uomini

    Secondo le statistiche sulla pandemia di Coronavirus, le donne sembrano essere più immuni degli uomini all’infezione da Covid-19: diversi studi, dunque, hanno tentato di spiegare il perché le donne sembrano essere più resistenti al virus. Partiamo dai dati. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, su un totale di 124.527 positivi, gli uomini rappresentano più del 53 per cento. Una differenza lieve, ma che diventa più marcata con i tassi sulla letalità. Al 6 aprile, su un totale di 14.860 deceduti, 10.047 sono uomini e 4.793 donne.

    Secondo un rapporto stilato dalla Charity Global Health 50/50, che fa campagne per l’uguaglianza di genere nella salute, è evidente che in ogni Paese interessato dall’epidemia di Coronavirus vengono ospedalizzati e muoiono più uomini che donne. Secondo questo report, in Italia il 58 per cento dei casi ospedalizzati sono uomini, mentre in Spagna gli uomini rappresentano il 59 per cento di tutti i ricoveri ospedalieri, il 72 per cento dei ricoveri nelle terapie intensive e il 65 per cento di tutti i decessi. Anche in Cina, Paese dove è nata l’epidemia, gli uomini rappresentano il 64 per cento dei decessi. Ma perché le donne sembrano più resistenti al Covid-19? Ecco alcune delle ipotesi formulate fino ad ora.

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    Una di queste riguarda l’enzima dell’angiotensina 2 (Ace 2), che è la “porta d’ingresso” del nuovo Coronavirus nelle cellule. Le donne hanno una maggiore espressione di questo enzima. Secondo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, “questo ci indurrebbe a ritenere che le donne siano più a rischio: più ‘porte d’ingresso’ ha il virus, maggiore sarà il contagio e la gravità dell’infezione. In realtà non è affatto così. Sappiamo infatti che al virus non basta attraversare questa porta, ma ha bisogno di un altro enzima per iniziare a fare danni. Avere quindi più Ace 2 non è un problema. Anzi potrebbe essere il segreto della maggior resistenza delle donne o almeno è questa l’ipotesi su cui stiamo lavorando, anche se non sappiamo ancora il perché”.

    Un’altra delle ipotesi al vaglio riguarda le abitudini e lo stile di vita. Una di questa riguarda il fumo di sigarette. Nella popolazione cinese, ad esempio, fuma il 52 per cento degli uomini e solo il 3 per cento delle donne. Anche nel nostro Paese le fumatrici sono meno dei fumatori. L’uomo, inoltre, generalmente si prende meno cura di sé e quindi è soggetto a più rischi. Un’altra possibile spiegazione è quella ormonale. Secondo Massimo Andreoni, primario del reparto di Malattie infettive del policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, “sappiamo che gli estrogeni, gli ormoni femminili, garantiscono alle donne una maggior protezione contro diverse patologie rispetto agli uomini”. Infine, uomini e donne hanno una diversa risposta delle difese immunitarie. In generale, infatti, le donne hanno una risposta immunitaria ai vaccini e alle infezioni più aggressiva ed efficace rispetto agli uomini.

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