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    “Il Coronavirus diventerà una normale influenza”: ne è convinto il virologo Massimo Clementi, intervenuto a Otto e mezzo

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Mag. 2020 alle 20:50 Aggiornato il 8 Mag. 2020 alle 08:18

    “Il Coronavirus diventerà una normale influenza”: le dichiarazioni del virologo Massimo Clementi a Otto e Mezzo

    “Il Coronavirus ha perso la sua potenza e diventerà una normale influenza”: sono le dichiarazioni che il virologo Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia all’Ospedale San Raffaele e professore all’Università Vita Salute San Raffaele, ha appena fatto alla trasmissione condotta da Lilli Gruber Otto e mezzo. L’esperto, dunque, non solo apre all’ipotesi che il Covid-19 possa scomparire con l’arrivo del caldo per poi fare ritorno in autunno, ma sotto forma di una banale influenza, ma si dice convinto che già ora il virus sia mutato perdendo tutta la sua virulenza iniziale. “L’analisi del profilo clinico della malattia dimostra che il virus è mutato. All’inizio arrivavano 100 persone al pronto soccorso, la maggior parte delle quali avevano necessità di ricovero in terapia intensiva, adesso non arrivano più” ha dichiarato Clementi in apertura di trasmissione. “Questo Coronavirus se continua così potrebbe adattarsi all’ospite” perdendo dunque la sua potenza.

    Già nei giorni scorsi, il virologo, intervistato dal Corriere della Sera, aveva espresso un’opinione simile. Clementi, infatti, si era detto convinto che il Coronavirus si fosse indebolito rispetto a due mesi fa anche per il calo dei ricoverati registrati nelle ultime settimane. “Nella fase più drammatica dell’epidemia arrivavano circa 80 persone al giorno in Pronto soccorso e la maggior parte necessitava di ricovero in terapia intensiva. Le cose sono cambiate da un paio di settimane, i reparti si stanno man mano liberando. L’infezione non arriva più alla fase gravissima della cosiddetta tempesta citochinica, in cui le persone rischiano la vita. In generale, sono in forte calo i pazienti che hanno bisogno di ospedalizzazione. L’epidemia c’è ancora, ma dal punto di vista clinico si sta svuotando”. Il virologo poi aveva dichiarato: “Ci aspettiamo che questo coronavirus pian piano possa diventare innocuo, com’è successo ai suoi cugini, responsabili del semplice raffreddore”.

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