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    Regioni, oggi si decide sul cambio di colore: Sardegna verso l’arancione, Puglia in giallo

    Lungomare di Napoli. Credit: Ansa
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 29 Apr. 2021 alle 17:12 Aggiornato il 30 Apr. 2021 alle 06:38

    Colore delle Regioni: Sardegna verso l’arancione, Puglia in giallo

    Da lunedì 26 aprile in Italia è stata ripristinata la fascia gialla, decisione che ha portato alla riapertura di alcune attività, tra cui la ristorazione, permessa a pranzo e a cena con tavoli e all’aperto, i cinema, i teatri e i bar. Il tutto sempre e soltanto nelle Regioni in fascia gialla, ossia quella con meno restrizioni. Ci sono ancora alcune Regioni in zona arancione e una in zona rossa. I colori, però, potrebbero cambiare a partire dalla prossima settimana. Domani ci sarà il consueto monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità sui dati che registrano l’andamento della pandemia di Covid, poi eventuali ordinanze del ministro Speranza che entrerebbero in vigore non prima di lunedì 3 maggio.

    Con il prossimo monitoraggio cambia ancora il colore delle Regioni e l’Italia dovrebbe rimanere per la maggior parte colorata di giallo: alle 15 Regioni già in questa fascia si dovrebbe aggiungere anche la Puglia.

    Calabria, Sicilia e Basilicata vanno invece verso la conferma dell’arancione, mentre la Valle d’Aosta è in bilico tra quella fascia e la zona rossa. La Sardegna spera nel passaggio in arancione.

    La Sardegna, ora in zona rossa, potrebbe uscire dal semilockdown in cui si trova al momento e tornare in arancione confermando un Rt sotto l’1,25. Ricapitando, come cambierebbero le cose per le cinque Regioni in zona arancione (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Valle D’Aosta)?

    La Puglia, se confermasse i dati positivi avuti già la settimana scorsa, tornerebbe direttamente in zona gialla, scenario altamente probabile; Basilicata, Calabria e Sicilia viaggiano verso la conferma della zona arancione almeno per un’altra settimana, visti i dati ancora fuori dai parametri del giallo; infine la Valle d’Aosta, che con un’incidenza settimanale molto alta – a ridosso di quota 250 ogni 100mila abitanti – rischia di tornare in rosso dopo appena una settimana di arancione.

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