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    Catania, ucciso il frate responsabile della comunità per tossicodipendenti. Fermato uno degli ospiti

    A morire è stato Fra' Leonardo Grasso, 78 anni. L'ipotesi degli inquirenti è che il rogo scoppiato nella struttura del catanese sia stato solo una messa in scena per coprire l'omicidio

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 5 Dic. 2020 alle 15:47

    Il rogo scoppiato questa mattina presso la comunità di recupero per tossicodipendenti “Tenda San Camillo”, a Riposto, nel catanese, è stato solo una messa in scena per coprire l’uccisione di Fra’ Leonardo Grasso, 78 anni, era il superiore della comunità camilliana di Acireale. È la prima ricostruzione degli inquirenti che indagano sulla morte del responsabile della struttura. Per la vicenda è stata fermata una persone, un ospite della comunità, che al momento è sotto interrogatorio. L’incendio, probabilmente di natura dolosa, è divampato intorno alle cinque del mattino. In quel momento nella comunità si trovavano sei ospiti, tutti rimasti illesi. Su quando avvenuto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Giarre, insieme agli esperti della scientifica.

    “Di questa vicenda non conosciamo ancora bene i contorni, ma ci lascia sgomenti, siamo nel dolore. Esprimo le condoglianze della diocesi di Acireale ai frati e ai padri di San Camillo, perché sono stati esemplari così come lo ha stato fra Leonardo. Nei prossimi giorni cercheremo di capire cosa è successo con l’aiuto degli inquirenti”, ha commentato monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che stamattina si è recato nel luogo dove si è consumato l’incendio. “Fra Leonardo è stato sempre l’anima di questa opera di questa bella casa, tantissime persone sono passate da qui, alcune sono rimaste dentro per anni. Fra Leonardo si è sempre dedicato con trasporto, con passione a queste persone che attraversano momenti difficile e che a volte sono aggressive”, ha concluso il vescovo.

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