Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Catania, madre tenta di uccidere figlio tetraplegico di 20 anni: arrestata

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 13 Dic. 2019 alle 10:13 Aggiornato il 13 Dic. 2019 alle 10:15

    Catania, madre tenta di uccidere figlio tetraplegico di 20 anni: arrestata

    Una madre ha tentato di uccidere il figlio tetraplegico di 20 anni: è successo a Catania. La donna ha cercato di far ingerire al ragazzo un intero flacone di gocce di sedativo e poi di soffocarlo riempiendogli la bocca con carta assorbente inzuppata di profumo.

    Per fortuna del ragazzo, affetto da tetraparesi spastica e ritardo mentale, la sua badante si è resa conto di quello che sta cercando di fare la donna ed è accorsa in suo aiuto, chiamando le forze dell’ordine e riuscendo così a metterlo in salvo. La madre, adesso, è stata arrestata dai carabinieri per tentato omicidio. Il gip ha disposto la custodia cautelare ai domiciliari ed è stata condotta in una comunità terapeutica.

    Il piano della signora era studiato. Basti pensare che, prima di cercare di uccidere il figlio, aveva cacciato fuori da casa l’anziana madre, per poi farla rientrare in un secondo momento, ma solo rinchiudendola sotto chiave. Poi ha allontanato la badante che, però, ha prontamente chiamato i carabinieri, consentendo il loro pronto intervento.

    Quando sono arrivati sul luogo, gli agenti hanno trovato l’anziana madre della signora in balcone, terrorizzata. Mentre il ragazzo era in gravi condizioni, con una grave crisi respiratoria in atto. La madre, infatti, gli aveva somministrato un intero flacone di “Valium” e poi aveva cercato di soffocarlo con la carta bagnata di profumo.

    I soccorsi però sono stati immediati e hanno permesso di mettere in salvo il ragazzo disabile. La madre, invece, è stata sottoposta a un T.S.O.

    Leggi anche:
    Usa, una coppia ha ucciso il figlio disabile ispirandosi al film premio Oscar “Manchester by the sea”
    “Mio figlio con disabilità lasciato solo in classe nelle ore di ginnastica. E ora escluso anche dalla gita”: la madre a TPI
    Il bus non riesce a caricarlo, bambino in carrozzina deve rinunciare alla gita. Perché nessuno si è opposto?
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version