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    Carabiniere ucciso a Roma, spunta un audio: “Non dire a nessuno di quell’ordine di servizio”

    Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri, morto la notte tra il 26 e il 27 luglio 2019
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 16 Lug. 2020 alle 21:51

    A quasi un anno dall’uccisione del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega durante un’operazione in borghese a Roma, spunta un audio che getta nuove ombre sulla notte dell’omicidio. La voce è quella del maresciallo Gaetano Armao e l’interlocutore è Andrea Varriale, il collega che era con Cerciello Rega quando questi fu accoltellato  a morte. È il 30 luglio 2019 e sono passati quattro giorni dall’uccisione del vicebrigadiere: Armao raccomanda al suo sottoposto Varriale di “non parlare con nessuno di questa cosa dell’ordine di servizio”.

    A rivelare l’audio è il sito web del Corriere della Sera. Si tratta di un messaggio vocale scovato nel cellulare di Varriale dai periti della difesa dei due imputati nel processo per l’omicidio del carabiniere, i giovani statunitensi Finnegan Lee Elder e e Christian Natale Hjorth, assistiti rispettivamente dagli avvocati Renato Borzone con Roberto Capra e da Francesco Petrelli con Fabio Alonzi.

    “Andrea, di questa cosa dell’ordine di servizio non ne parlare con nessuno. Vieni dritto da me e lo compiliamo, va bene? Fine. Non ne parlare con nessuno”, dice il maresciallo Armao. Secondo i periti, l’ordine di servizio di cui parla si riferisce all’operazione di identificazione di Sergio Brugiatelli, che la notte dell’omicidio fece da intermerdiario tra i due americani e uno spacciatore di droga, Italo Pompei, poi rivelatosi essere un informatore delle forze dell’ordine (qui la ricostruzione completa di quella notte).

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