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    Carabiniere ucciso a Roma, il comandante: “L’arma è stata portata dagli Usa da Elder”

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 30 Lug. 2019 alle 13:24

    Carabiniere ucciso a Roma, “l’arma è stata portata dagli Usa”

    “L’arma è stata portata dagli Usa da Elder, uno degli americani”. Questo è stato uno dei dettagli importanti sottolineati durante la conferenza stampa sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. A riferirlo è il Comandante provinciale dei Carabinieri, Francesco Gargaro.

    Il procuratore aggiunto di Roma, Nunzia D’Elia ha poi aggiunto: “Elder è stato così violento per paura”.

    > La conferenza stampa sull’omicidio di Cerciello Rega, parla la procura 

    Carabiniere ucciso a Roma, l’arma proveniente dagli Usa

    Secondo i carabinieri del Comando provinciale che indagano sulla vicenda, Elder Lee avrebbe dunque portato quel coltello dagli Usa, in valigia.

    Ma come è possibile imbarcare un coltello di quelle dimensioni in aereo, con tutte le misure di sicurezza? Questa domanda resta ancora senza risposta.

    Il coltello è una baionetta

    Elder Lee, secondo le ricostruzioni, impugna un coltello “a baionetta” che il pm Calabretta e l’aggiunto Nunzia D’Elia descrivono nel decreto di fermo “per tipo certamente idoneo a cagionare grave offesa”.

    A sostegno della pari colpevolezza dei due, i magistrati annotano che “l’arma, per le sue dimensioni, non poteva non essere vista dal Natale”, che pure sostiene questa tesi. Sembra ormai chiaro che Lee abbia imbarcato il coltello nella stiva dell’aereo alla partenza da San Francisco, in modo da aggirare i controlli.

    I due carabinieri non sfoderano le loro pistole, né prima (e non ce ne sarebbe stato motivo) né dopo la rissa, quando Varriale si concentra sul collega ferito.

    Sull’occultamento del coltello “i due protagonisti rendono versioni contrapposte, accusandosi a vicenda”. Una stranezza che gli stessi pm evidenziano annotando, poche righe più avanti: “l’esistenza di un accordo anche nella fase post delitto che non consente di apprezzare atteggiamenti di resipiscenza”.

    Anche contando la foga dovuta a alcol e droga e il mix con gli psicofarmaci assunti dai cittadini americani per le crisi di panico, resta da capire come né Cerciello né il collega Varriale, tenuto fermo da Natale riescano a difendersi.

    Durante la conferenza stampa presso il Comando provinciale viene confermato un particolare rilevante: Cerciello Rega non è armato, “ha dimenticato la pistola”.

    > Chi è Mario Rega Cerciello, il carabiniere accoltellato e ucciso a Roma nella notte
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