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    Al Capitano Ultimo verrà restituita la scorta che gli era stata revocata

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 26 Giu. 2019 alle 14:57 Aggiornato il 26 Giu. 2019 alle 15:59

    Il Tar del Lazio ha stabilito che a Capitano Ultimo dovrà essere restituita la scorta che gli era stata tolta.

    L’uomo che arrestò il boss Totò Riina era stato privato della scorta dopo una decisione della Prefettura di Roma, a settembre 2018.

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    Il Tar del Lazio ha giudicato quella decisione “frettolosa e non motivata in modo approfondito”.

    “Siamo orgogliosi del fatto che il Tar abbia accolto la nostra tesi difensiva”, fa sapere il difensore del Capitano Ultimo, Antonino Galletti. Secondo l’avvocato, senza la scorta De Caprio sarebbe stato esposto a “gravi rischi”.

    Già a dicembre la decisione era stata sospesa, dopo che era stato accolto in via d’urgenza il ricorso presentato dall’Ufficiale dell’Arma. Oggi è arrivata la decisione definitiva.

    Il colonnello Sergio De Caprio fu colui che nel 1993 arrestò Totò Riina.

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    De Caprio è stato a capo dell’unità Crimor dei Carabinieri e, con il grado di colonnello è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma.

    Il 15 gennaio 1993 fu colui che mise le manette al boss di Cosa Nostra. De Caprio, insieme al Colonnello Mori, fu accusato, e poi assolto, di favoreggiamento nei confronti di Cosa Nostra, per aver ritardato a perquisire l’abitazione di Riina.

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