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    Bassetti: “Non piaccio più alla destra perché difendo i vaccini”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 13 Ago. 2021 alle 14:33

    Bassetti: “Non piaccio più alla destra perché difendo i vaccini”

    Mettere in discussione i vaccini è “inaccettabile” e rappresenta “un atto gravissimo contro lo Stato”. Lo ha detto Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, al Corriere della Sera, riconoscendo che le sue posizioni potrebbero averlo allontanato da parte della destra di cui, per sua stessa ammissione, era diventato un “idolo”.

    “Se Bassetti non piace più non è un mio problema”,  ha detto lo stesso Bassetti nell’intervista, in cui ha rivendicato di portare avanti “le ragioni della scienza”.

    “La scienza ci dice che la soluzione, per arginare la pandemia, sta nei vaccini. Ancora oggi, nel mio ospedale, sono stati ricoverate persone fra i 40 e i 60 anni con forme di Covid che potevano essere prevenute con la vaccinazione”, ha aggiunto, ribadendo che “sui vaccini non si deve discutere ed è inaccettabile che un politico si metta contro di loro: è un atto gravissimo contro lo Stato”

    “Voglio vedere questi politici, che fanno le cicale d’estate, cosa risponderanno in autunno quando ci sarà la ripresa di tante attività e soprattutto delle scuole. E le probabilità di contagio aumenteranno”, ha detto.

    Posizioni contrarie a quelle di parte dell’elettorato di destra a cui invece Bassetti si era avvicinato in passato, distinguendosi per le critiche a restrizioni ritenute eccessive.

    “In qualche modo sono diventato una specie di idolo della destra perché ho sempre ritenuto sbagliato il terrorismo mediatico sul Covid e i bollettini che, almeno in certi momenti della pandemia l’anno scorso, ci informavano, ossessivamente, ogni giorno, della situazione di morti e ricoverati. Questo mio modo di fare comunicazione è piaciuto a una certa area politica”, ha detto il professore, finito nelle polemiche l’anno scorso per aver dichiarato che il coronavirus era “sparito” a maggio 2020 e per aver dichiarato che non ci sarebbe stata una seconda ondata.

    Nell’intervista al Corriere Bassetti si è anche detto a favore dell’obbligo vaccinale nel caso l’introduzione del green pass non sia sufficiente a convincere chi è ancora restio, facendo direttamente riferimento alla fascia d’età degli ultra-cinquantenni . Bassetti ha detto che l’obbligo dovrebbe essere previsto anche agli insegnanti per impedire il ritorno della didattica a distanza a scuola, sottolineando che anche gli studenti devono vaccinarsi.

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