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    “Bambina di 6 anni smarrita alla frontiera fra Italia e Slovenia”. Ma era una bugia per impietosire i poliziotti

    Un agente della squadre cinofile dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trieste. Credit:ANSA/ Mauro Zocchi
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 2 Lug. 2020 alle 17:14

    Ore di ricerche al confine tra Italia e Slovenia per la presunta bambina di 6 anni che si era smarrita si sono rivelate del tutto inutili. Non solo perché la bambina non si era persa, ma anche perché non era mai esistita. Si trattava – è la ricostruzione della polizia slovena – di una storia inventata da parte di un gruppo di migranti indiani fermati alla frontiera per impietosire gli agenti.

    Non è mai esistita una bambina nel gruppo dei migranti indiani fermati questa mattina in Slovenia nei pressi del confine con l’Italia nella zona di San Servolo”, ha reso noto la polizia di frontiera della questura di Trieste, diretta da Giuseppe Colasanto, che a sua volta ha appreso la notizia dalle autorità slovene. Le ricerche su entrambi i versanti del confine, dove era stata messo in moto un numero di persone altissimo, sono state quindi bloccate e annullate.

    Secondo quanto riporta l’agenzia Agi, il gruppo di migranti, composto da sei persone, tutti maschi e adulti, si sarebbe inventato la bugia per ottenere dai poliziotti sloveni che li avevano fermati compassione per il proprio destino. La piccola, secondo il loro racconto, si era spaventata per il controllo dei poliziotti ed era scappata via.

    Ma quando gli stessi agenti sloveni hanno cercato di scavare nella vicenda, il racconto degli uomini ha cominciato a vacillare. Le incongruenze del gruppo, che parlava in presenza di un interprete, si sono fatte sempre più evidenti finché i migranti hanno ammesso che tra loro non c’era mai stata alcuna bimba di sei anni. Per rintracciare la bambina si erano mesi in moto sul versante italiano l’elicottero del Nucleo Volo Venezia, due unità di Tas – Topografia Applicata al Soccorso – due Unità Speleo Alpino Fluviale/ Saf, la partenza del Distaccamento di Muggia e il Soccorso Alpino. Dall’altro lato del confine erano state mobilitate le forze dell’ordine e di soccorso slovene.

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