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    Altaforte contro il Salone del Libro: “Grave lesione all’immagine culturale della casa editrice”

    Francesco polacchi, editore di Altaforte Edizioni
    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 6 Giu. 2019 alle 17:20 Aggiornato il 6 Giu. 2019 alle 18:06
    Altaforte Salone del Libro risarcimento

    Altaforte Edizioni chiede i danni al Salone del Libro. In un comunicato stampa, SCA2080 srl, titolare del marchio, fa sapere che di aver dato mandato al proprio legale, l’onorevole Maurizio Paniz, di procedere nei confronti degli organizzatori della manifestazione torinese per l’esclusione dall’edizione del 2019.

    La richiesta è quella di “risarcimento dei danni economici”, la motivazione è “la grave lesione all’immagine culturale e commerciale della casa editrice, provocati dalla illegittima decisione di estromettere ALTAFORTE EDIZIONI dalla partecipazione al Salone del Libro 2019, dopo che ne erano stati accettati la domanda di partecipazione ed il pagamento del canone richiesto”.

    Come si legge ancora nel comunicato, “la vicenda ha determinato una evidenza mediatica fortemente negativa nei confronti della casa editrice, del suo crescente ruolo nell’ambito dell’editoria non omologata, della sua produzione e degli stessi autori dei libri pubblicati”.

    Altaforte Salone del Libro risarcimento | Le polemiche

    La casa editrice è finita al centro delle polemiche dopo che alcuni autori hanno annunciato di boicottare la kermesse culturale all’ombra della Mole per la presenza del banchetto di Altaforte, notoriamente vicina al movimento di estrema destra CasaPound.

    Il suo editore, Francesco Polacchi, in quei giorni ha acceso ancor più la polemica dichiarando di essere fascista. Alla vigilia del Salone del Libro, gli organizzatori hanno annunciato di voler estromettere la casa editrice dalla manifestazione torinese.

    Altaforte, che ha recentemente pubblicato il libro-intervistadel leader del vicepremier leghista, Matteo Salvini, ha risposto alle polemiche che l’hanno investita. A parlare è stato il fondatore della casa editrice, Francesco Polacchi.

    Altaforte, la casa editrice vicina a Casapound

    “Eravamo pronti alle polemiche, ma non a questo livello allucinante di cattiverie”, osserva il numero uno di Altaforte. “C’è addirittura chi sui social ha scritto che verrà a Torino per tirarci le molotov…”, ha continuato l’editore.

    Come già detto qualche giorno fa in una intervista, Polacchi si autodefinisce fascista. “Io sono fascista. L’antifascismo è il vero male di questo Paese”, ha detto allora Polacchi.

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