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Cos’è l’Orologio dell’Apocalisse (Doomsday clock) e perché viene aggiornato una volta l’anno

(Credits: EPA/JIM LO SCALZO)

Secondo l'ultima rilevazione, arrivata a gennaio 2019, siamo a due minuti dalla mezzanotte, orario con cui si identifica la fine del mondo: tra rischio atomico e cambiamenti climatici, non siamo mai stati così vicini

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 3 Gen. 2020 alle 17:01

Orologio dell’Apocalisse: cosa è e perché siamo a 2 minuti da mezzanotte

Negli ultimi anni ci siamo pericolosamente avvicinati alla fine del mondo: a dircelo è il Doomsday Clock, uno speciale “Orologio dell’Apocalisse” che misura esattamente quanto l’umanità sia prossima a una possibile catastrofe senza precedenti.

È dal 1947 che una volta l’anno, nel mese di gennaio, questo speciale orologio scientifico viene aggiornato dagli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago. L’ultima misurazione, quella del 2019, che ha confermato l’orario del 2018: secondo il Doosmday Clock siamo a due minuti dalla mezzanotte. E la mezzanotte è l’Apocalisse.

Non è molto rosea dunque la prospettiva illustrata da questo speciale orologio. Che tra qualche giorno, intorno al 24 gennaio 2020, potrebbe registrare un nuovo aggiornamento. Nell’ultimo anno il mondo si è avvicinato ancora di più all’Apocalisse oppure la situazione sta migliorando? Nell’attesa, vediamo bene cos’è l’Orologio dell’Apocalisse e la sua storia.

Orologio dell’Apocalisse: cosa è

Come già anticipato, la prima volta che il Doomsday Clock ha visto la luce è stato nel 1947. Martyl Langsdorf, l’artista americana a cui era stata commissionata la prima copertina del Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago (una rivista sulla sicurezza globale e sulla tecnologia), ebbe l’intuizione di disegnare un orologio che, simbolicamente, indicasse quanto tempo mancava all’estinzione umana.

Siamo nei primi anni della guerra fredda e in quell’epoca lo spauracchio principale era un nuovo, disastroso utilizzo della bomba atomica dopo Hiroshima e Nagasaki. Per questo motivo, nei primi anni si considerò l’Orologio dell’Apocalisse come l’indicatore del pericolo atomico per la terra. Con gli anni, ovviamente, l’ipotesi di una guerra nucleare è stata gradualmente sostituita da altri eventi pericolosi, come i cambiamenti climatici o lo scoppio di nuove guerre.

La prima misurazione dell’orologio, nel 1947, segnava 7 minuti alla mezzanotte. Da allora, gli spostamenti in positivo o in negativo sono stati tantissimi. Il momento migliore è stato registrato nel 1991, all’indomani della fine della guerra fredda: le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse segnavano ben 17 minuti alla mezzanotte. Ma negli ultimi anni ci siamo avvicinati sempre di più al baratro: nel 2018 eravamo a 2 minuti dalla mezzanotte. Solo un’altra volta le lancette si erano fermate sullo stesso punto: tra il 1953 e il 1960, anni in cui Usa e Urss misero a punto e sperimentarono le prime bombe all’idrogeno.

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