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    Domani entra in vigore la direttiva Ue contro la plastica: dai piatti alle cannucce, ecco i prodotti vietati

    Foto di flockine da Pixabay
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 2 Lug. 2021 alle 16:08 Aggiornato il 2 Lug. 2021 alle 17:38

    Da domani, sabato 3 luglio, entrerà in vigore la Direttiva europea Sup (Single Use Plastic) che vieterà il materiale usa e getta in plastica monouso. La direttiva è stata adottata due anni fa con l’obiettivo di combattere l’inquinamento derivante dalla dispersione degli oggetti di plastica nell’ambiente, e in particolare nel mare.

    Nell’elenco degli oggetti banditi rientrano cannucce, piatti e posate, bastoncini dei cotton fioc, palette da cocktail, bastoncini di palloncini, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo. Questi materiali usa e getta sono quelli che più frequentemente vengono trovati sulle spiagge e nei mari. A partire da sabato potranno essere venduti solo per esaurire le scorte, poi saranno totalmente vietati.

    La direttiva Sup, approvata nel 2019, è stata recepita quest’anno dall’Italia con una legge nazionale. Ma l’effetto, nel nostro Paese, non sarà immediato. La legge delega approvata dal Governo, introduce ad esempio un’esenzione riservata agli articoli monouso in plastica compostabile quando non è possibile l’uso di alternative per i prodotti destinati a entrare in contatto con alimenti. In altre parole sono permessi piatti, posate, cannucce, nonché contenitori per il cibo.

    Risolto il contenzioso Italia-Ue sulla plastica compostabile monouso

    È stato trovato invece un accordo sul contenzioso tra l’Italia e la Commissione europea, riguardante i divieti di uso di plastica compostabile e di  carta plastificata (due settori nei quali l’industria italiana è molto forte). La prima sparisce rapidamente nell’ambiente, la seconda, usata per gli imballaggi, ha un contenuto di polimero inferiore al 10 per cento ed è stata inclusa nel bando con le linee linee guida per l’applicazione della direttiva, approvate a fine maggio.

    Alcuni giorni fa il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, in un colloquio con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha dato ragione all’Italia e si è impegnato a riesaminare le norme per modificarle.

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