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    Bolsonaro all’Onu: “L’Amazzonia non è patrimonio dell’umanità”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 24 Set. 2019 alle 16:39 Aggiornato il 24 Set. 2019 alle 16:41

    L’atteso discorso di Bolsonaro all’Onu: “L’Amazzonia non è patrimonio dell’umanità”

    Il presidente brasiliano Jair M. Bolsonaro ha preso la parola all’Assemblea generale dell’Onu. “È sbagliato affermare che l’Amazzonia fa parte del patrimonio dell’umanità”, ha detto il presidente, accusando alcuni paesi di avere un atteggiamento “coloniale” nei confronti del Brasile.

    Il discorso di Bolsonaro all’Onu era molto atteso a causa del record di incendi in Amazzonia che hanno caratterizzato i mesi scorsi.

    “La regione amazzonica rimane virtualmente intatta, ed è la prova del fatto che siamo uno dei paesi che più protegge l’ambiente”, ha detto il presidente brasiliano. “Durante questa stagione la siccità favorisce incendi spontanei sappiamo che tutti i paesi hanno problemi, ma gli attacchi sensazionalistici che abbiamo sofferto da grande parte dei media internazionali sugli incendi ha risvegliato il nostro sentimento patriottico”.

    Non solo Amazzonia. “Sono qui per presentare un nuovo Brasile. Non ci può essere libertà politica senza libertà economica e viceversa, l’economia brasiliana ora risponde a oltre vent’anni di irresponsabilità fiscale, corruzione, manipolazione”, ha detto Bolsonaro all’Assemblea Generale dell’Onu.

    Bolsonaro nel suo discorso ha citato anche il Venezuela. “Abbiamo fatto la nostra parte e stiamo lavorando con altri paesi, inclusi gli Stati Uniti, per assicurare che sia ristabilita la democrazia in Venezuela”, ha detto parlando all’Assemblea Generale dell’Onu. “Il socialismo funziona in Venezuela, sono tutti poveri e senza libertà. Il Brasile ha sentito l’impatto della dittatura in Venezuela”.

    Ad accompagnare Bolsonaro alla 74esima Assemblea generale delle Nazioni Unite vi era anche una dirigente indigena, Ysani Kalapalo, che appartiene a una comunità di nativi del Parco di Xingù, situato nello Stato amazzonico di Mato Grosso, e che difende la politica ambientale di Bolsonaro.

    “Sulla questione degli incendi in Amazzonia ci sono molte ‘fake news’, il governo non c’entra niente”, ha detto Kalapalo in un’intervista. La sua vicinanza al presidente di estrema destra ha scatenato aspre polemiche: membri di 16 comunità della regione di Xingù hanno pubblicato una lettera aperta prendendo le distanze da Kalapalo e criticando la sua presenza all’Onu.

    Macron: “In arrivo un pacchetto di 500 milioni di dollari per proteggere l’Amazzonia

    Intanto i donatori internazionali hanno concordato di sbloccare oltre 500 milioni di dollari in aiuti per proteggere le foreste pluviali tropicali, inclusa l’Amazzonia dove infuriano gli incendi. Ad annunciarlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, durante un evento all’Onu a margine dell’Assemblea Generale.

    La Francia contribuirà con 100 milioni. Macron ha chiesto inoltre un’alleanza più ampia per proteggere le foreste pluviali di tutto il mondo. Francia, Cile e Colombia si sono incontrati nonostante l’assenza del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, scettico sui cambiamenti climatici che sta promuovendo lo sviluppo nella regione amazzonica.

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