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Quali sono i 5 posti più remoti del mondo (e come arrivarci)

Socotra, nello Yemen. Credit: Philip Lee Harvey / Cultura Creative / Afp

Nel mondo esistono luoghi che si possono raggiungere solo dopo giorni di viaggio, e che solo chi ha spirito d'avventura può visitare

Di Camilla Palladino
Pubblicato il 22 Apr. 2018 alle 15:35 Aggiornato il 14 Mar. 2019 alle 13:51

Quali sono i 5 posti più remoti del mondo (e come arrivarci)

Anche se sembra impossibile, esistono ancora alcuni luoghi della Terra tanto remoti da essere raggiunti dai viaggiatori rarissime volte. Questi cinque posti sono le città, le isole e, in generale, le terre abitate più remote del mondo, e come arrivarci.

Oymyakon, Russia

Oymyakon, in Russia. Credit: Instagram

Oymyakon è un villaggio situato nel nord-est della Repubblica di Sacha-Jacuzia, nell’est della Siberia, in Russia, ed è considerato il più freddo insediamento permanente ancora abitato al mondo.

Le temperature invernali, in media, si aggirano intorno ai -20°C. Temperature del genere, oltre che far rischiare costantemente il congelamento agli abitanti del posto, rendono impossibili le coltivazioni. Le persone, dunque, si nutrono di carne di renna, pesce congelato e maccheroni con cubetti di sangue di cavallo ghiacciato.

Come se il freddo non fosse abbastanza impegnativo, ci vogliono diversi giorni solo per entrare o per uscire dalla regione. Infatti, i voli che partono da Mosca, atterrano nelle città di Yakutsk o Magadan, che si trovano a più di 900 chilometri di distanza da Oymyakon.

Per giungere finalmente nella regione più fredda del mondo è necessario percorrere la Strada delle Ossa.

Supai, Arizona, Stati Uniti

Supai, Arizona, Stati Uniti. Credit: Instagram

Il remoto villaggio di Havasupai Indian Tribe si trova nella parte più occidentale del Grand Canyon. La regione può essere  raggiunta dai visitatori prenotando un campeggio.

L’avventura, però, parte molto prima di arrivare sul posto. Per raggiungere il villaggio, infatti, ci vogliono quattro ore di auto a partire dal parco nazionale Grand Canyon Village.

Anche una volta arrivati, comunque, il percorso attraverso il campo è piuttosto lungo: il National Park Service consiglia di concedersi tre giorni per arrivarci.

Isole Kerguelen, Francia

Credit: Afp

Giustamente soprannominate “Isole desolate”, questo gruppo di isole nell’Oceano Indiano è accessibile solo in barca quattro giorni all’anno.

Le isole Kerguelen fanno parte delle terre francesi e antartiche meridionali, distano più di 3mila chilometri dalla civiltà (la regione abitata più vicina è la parte più meridionale dell’Africa), e sono coperte da montagne e ghiacciai inospitali.

La popolazione è composta unicamente da ricercatori che devono sopportare 300 giorni di pioggia, neve e venti così forti che i loro insetti volanti si sono evoluti per essere privi di ali in modo da non saltare in mare.

Durante l’inverno i ricercatori presenti sulle isole sono 45, d’estate un centinaio.

Socotra, Yemen

Socotra, Yemen. Credit: Instagram

Socotra è un arcipelago dell’Oceano Indiano, a quasi 350 chilometri di distanza dalla costa dello Yemen.

L’isola è così remota che un terzo delle sue specie animali e vegetali non si trovano da nessun’altra parte sulla Terra.

Un tempo l’isola faceva parte del supercontinente di Gondwana, ma si è separata dalla terraferma milioni di anni fa, permettendo alle sue numerose specie uniche di prosperare.

Molti dicono che visitare Socotra è come visitare un altro pianeta, il che lo rende particolarmente popolare.

Tuttavia, raggiungerla via mare è piuttosto problematico a causa di due monsoni annuali e della prevalenza dei pirati.

Raggiungerla in aereo, invece, è possibile solo attraverso lo Yemen continentale e questo è sconsigliato a causa della guerra civile in corso nel paese.

Contea di Mêdog, Cina

Contea di Mêdog, Cina. Credit: Instagram

La Contea di Mêdog è situata sul lato meridionale dell’Himalaya, ed è l’unico posto in tutta la Cina senza strade che portano all’interno o all’esterno, ma non per mancanza di tentativi.

Le forze della natura, come frane e valanghe, hanno ostacolato i tentativi precedenti di costruire qualsiasi tipo di collegamento per dare accesso alla zona.

Dal momento che è uno dei luoghi più remoti del mondo, è possibile visitare Mêdog attraversando l’Himalaya, e poi un ponte sospeso a 200 metri di altezza.

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