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Come è cambiato il turismo in Italia negli ultimi cento anni

Enit apre al pubblico il suo archivio storico, il più grande album fotografico del nostro Paese

Di Giacomina Valenti
Pubblicato il 19 Mag. 2021 alle 17:28

Foto, diapositive, manifesti, pagine pubblicitarie : oltre 1600 documenti, la cui digitalizzazione sarà completata entro il 2023, che raccontano come sono cambiati i modi di fare turismo in Italia. Enit, l’Ente per la promozione dell’Italia nel mondo, rende pubblico il suo archivio storico frutto di oltre cento anni di comunicazione e promozione del nostro Paese.

Un amarcord tra i più sorprendenti e struggenti che documentano non solo come sono cambiati i costumi ma anche i modi di fare turismo in Italia. Una testimonianza storica senza precedenti, che ricorda volti, destinazioni , costumi che nel tempo si sono evoluti e sono cambiati, come documentano le foto e i manifesti pubblicitari .

L’archivio storico di Enit ( www.enit.it) fu costituito a partire dal 1919, anno di nascita dell’Ente che ha il compito di far conoscere l’Italia all’estero come meta turistica d’eccellenza.

Un flusso che è passato da 900 mila visitatori stranieri nel 1911 ai 64 milioni di arrivi dei nostri giorni– afferma il Direttore di Enit Giovanni Bastianelli- con un apporto economico passato dai due miliardi e mezzo di lire ai 42 miliardi di euro”.

Le importanti testimonianze raccolte in questo archivio con un imponente lavoro di sistematizzazione, consentono di centralizzare documenti non solo di proprietà di Enit ma anche provenienti da collezioni private . Il risultato è un progetto di innovazione digitale in cui l’archivio storico dialoga direttamente con una piattaforma 3D e questa innovazione tecnologica consentirà di allestire mostre, di associare approfondimenti audio e materiali multimediali per documentare in modo ancora più approfondito come si sia evoluta la Penisola anche sotto l’influenza dello sviluppo turistico.

Sarà possibile gustare gli estratti dei documentari commissionati da Enit al grande regista Luciano Emmer, che raccontava le bellezze d’Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. Si potrannno rivedere le campagne pubblicitarie a partire dagli anni 20, firmate dai migliori designer del periodo, che documentano perfettamente l’evoluzione del turismo.

E infatti per il Presidente di Enit Giorgio Palmucci : “ La cultura fruibile attraverso documenti storici e strumenti innovativi è un modo contemporaneo per ampliare l’ospitalità italiana e amplificare sempre più il respiro e la conoscenza internazionale di questo Paese che è tra i più desiderati al mondo dagli stranieri “.

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