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Vuelta Espana 2023: s’infittisce il giallo (nero)

Di Simone Gambino
Pubblicato il 13 Set. 2023 alle 20:27

Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) ha vinto la diciassettesima tappa della 78ma Vuelta a Espana, l’attesissima frazione che, in soli 124 chilometri, portava da Ribadesella in vetta all’Alto de Angliru, con un’ascesa finale di 12 chilometri al 10% , comprendente un tratto maledetto al 24%. Il campione olimpico a cronometro ha preceduto in volata il compagno di squadra Jonas Vingegaard con la maglia roja Sepp Kuss che ha conquistato la terza piazza distanziato di 19”, regolando il basco Mikel Landa (Bahrain Victorious). Si accorcia in modo diabolico la classifica generale con lo statunitense che conserva la maglia roja per soli otto secondi sul vincitore del Tour de France mentre il campione di Trbovlje ha consolidato il suo terzo posto avvicinandosi a 1’08” dall’uomo del Colorado. Alle spalle dei tre vesponi, un altro trio, tutto spagnolo, lotta per la quarta posizione con Juan Ayuso (UAE Team Emirates), a 4’00” dal capo classifica, che deve difendersi dagli assalti di Landa, salito in quinta posizione a 4’16” ed Enric Mas (Tram Movistar), sesto a 4’30”.

L’inevitabile frenetica prima ora di corsa portava alla formazione d’un drappello di 11 attaccanti così composto: l’italiano Mattia Cattaneo con il suo capitano Remco Evenepoel (Soudal Quick Step), l’altro azzurro Lorenzo Germani (FDJ), l’australiano Jarrad Drizners (Lotto Dstny), lo spagnolo Jorge Arcas (Movistar), i francesi Larry Warbasse e Geoffrey Bouchard (AG2R), Paul Ourselin (Total Energies), Kevin Ledanois (Arkea Samsic) e Romain Combaud (DSM), quest’ultimo accompagnato dal compagno di squadra, l’australiano Chris Hamilton. Una successiva accelerazione del bergamasco frantumava il plotoncino lasciando il duo Quick Step solo al comando a provare l’imminente Trofeo Baracchi. Evenepoel conquistava i due GPM dell’Alto de la Colladielia e dell’Alto del Cordal, dilatando il suo vantaggio nella classifica degli scalatori. Cattaneo, intanto, si era staccato ai piedi della seconda ascesa, a poco più di 25 chilometri dal traguardo, lasciando Remco con un margine di quasi tre minuti sul gruppo, condotto dalla Jumbo Visma.

Era la Bahrain Victorious a menare la danza anche sull’Anghiru con Evenepoel che veniva raggiunto ai meno sei proprio nel momento in cui la pendenza cominciava a impennarsi. Damiano Caruso imponeva un ritmo elevato che causava una drastica selezione al termine della quale restavano solo sei corridori al comando: i tre tenori della Jumbo con tre compagni del ragusano, Landa, Wouter Poels e Santiago Buitrago. Ai meno due partiva Roglic cui si portava rapidamente sotto Vingegaard mentre cedeva leggermente Kuss che veniva ripreso ai 1.500 metri da Landa. E’ probabile che proprio il rientro del basco abbia permesso al corridore di Durango di salvare la maglia roja, consentendogli di recuperare qualche secondo prezioso sui suoi due capitani.

Domani sarà la volta della diciottesima tappa lungo i 179 chilometri che porteranno i corridori da Pola de Allande a La Cruz de Limares con ben 4.500 metri di dislivello e ben cinque GPM. Dopo 30 chilometri senza difficoltà, il gruppo incontrerà l’Alto de las Estacas, salita di seconda categoria, che sarà seguita dal ben più impegnativo Puerto de San Lorenzo. Dopo una lunga discesa ed il dentello dell’Alto de Tenebredo, si arriverà al gran finale con la doppia ascesa al Puerto de la Cruz de Linares. Non sarà una giornata per i deboli di cuore.

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