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Vuelta 2021, settima tappa: il mesto addio di Don Alejandro

da Twitter @Alejanvalverde
Di Simone Gambino
Pubblicato il 20 Ago. 2021 alle 19:30 Aggiornato il 20 Ago. 2021 alle 19:32

L’australiano Michael Storer (Team DSM) ha vinto la settima tappa della 76ma Vuelta Espana da Gandia a Balcon di Alicante, 152 chilometri comprendenti sei Gpm e ben 3.700 metri di dislivello. Il 24enne di Perth ha preceduto di 21″ lo spagnolo Carlos Verona (Team Movistar) che, invano, ha tentato di conquistare la frazione per onorare il suo capitano, Alejandro Valverde, costretto al ritiro da una caduta quando mancavano 40 chilometri all’arrivo. In terza posizione a 59″ si è classificato il  russo Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers).

Primoz Roglic (Jumbo Visma) ha conservato la maglia roja. Tra lui ed Enric Mas (Team Movistar), ora terzo in graduatoria a 25″, si è inserito il tedesco Felix Grosschartner (Bora Hansgrohe) che si è installato in seconda posizione a soli 8″ dallo sloveno. Egan Bernal (Ineos Grenadiers), sceso al sesto posto a 41″, senza aver perso tempo dal leader della corsa, appare sempre più come l’antagonista più autorevole sulla strada del possibile terzo trionfo consecutivo di Roglic in terra di Spagna.

Doveva essere una tappa breve,  ancorché intensa. Lo è stata anche grazie al clima torrido. È andata via in partenza una fuga di ben 29 corridori che, molto lentamente, ha preso un vantaggio di un paio di minuti. All’interno di questo attacco collettivo spiccava la massiccia presenza del Team DSM con ben cinque unità tra cui, oltre al futuro vincitore di giornata, anche il francese Romain Bardet, a caccia di punti per la classifica dei scalatori.

Ai meno 50 dall’arrivo un attacco del Team Movistar metteva in difficoltà la maglia roja. Malauguratamente, però, il promotore dell’azione, Alejandro Valverde, finiva lungo in una curva, oltretutto senza guard rail. Dopo qualche secondo d’apprensione, El Embatido risaliva in sella per poi ritirarsi dopo un paio di chilometri. La Vuelta perdeva così il protagonista principe dell’ultimo ventennio, vincitore dell’edizione 2009 con ben sei presenze sul podio. A questo punto, il gruppo dei migliori rallentava, consentendo ai fuggitivi di portare il loro vantaggio a cinque minuti ai piedi delle ultime due salite quando mancavano 20 chilometri al traguardo. Davanti, sul penultimo Gpm, partivano Storer, Sivakov e Verona che andavano a giocarsi il successo.

Dietro i migliori dimezzavano il ritardo sotto la spinta di Adam Yates (Ineos Grenadiers) la cui azione metteva in difficoltà Mikel Landa (Bahrain Victorious) e, purtroppo, anche i due alfieri azzurri Giulio Ciccone (Trek Segafredo) e Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash). I tre giungevano al traguardo staccati di mezzo minuto dal gruppo della maglia roja. Domani andrà in scena l’ottava tappa. Si andrà lungo 173 chilometri pianeggianti da Santa Pola a La Manga del Mar Menor. Una giornata per le ruote veloci posizionata tra due tapponi durissimi, quali quello odierno e l’altro di domenica che porterà al primo giorno di riposo.

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