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Vuelta 2021: Philipsen smentisce Paganini, Elissonde conquista la roja

Di Simone Gambino
Pubblicato il 18 Ago. 2021 alle 19:16 Aggiornato il 18 Ago. 2021 alle 19:17

Jasper Philipsen (Alpecin Fenix) ha vinto in volata la quinta tappa della 76ma Vuelta Espana da Tarancon ad Albacete lungo 184 km completamente pianeggianti. Il belga, che ha così bissato il successo di tre giorni fa a Burgos, ha preceduto il vincitore di ieri Fabio Jakobsen (Deceuninck Quick Step) con l’italiano Alberto Dainese (Team DSM) al terzo posto.

Cambia la classifica generale a causa di una caduta che ha coinvolto mezzo gruppo ai meno 11 dal traguardo. A farne le spese, insieme al francese Romain Bardet (Team DSM), è stata la maglia roja, l’estone Rein Taramae (Intermarchè Wanty Gobert), che è così giunto al traguardo con un ritardo di 2’20”. Il simbolo del primato è così passato sulle spalle di Kenny Elissonde (Trek Segafredo). Il piccolo scalatore transalpino può vantare un distacco di 5″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) con il connazionale Lilian Calmjeane (AG2R Citroen) terzo a 10″.

In assenza della caduta che ha portato al cambio della guardia in vetta alla classifica generale, ci sarebbe ben poco da raccontare di questa frazione decisamente soporifera. Rispettando il ruolo assegnato loro dall’invito alla corsa, le tre squadre spagnole Professional hanno mandato all’attacco un corridore ciascuno: Pelajo Sanchrz (Burgos BH), Xabier Mikel Azparren (Euskatel Euskadi) e Oier Laskano (Caja Rural Seguros). I tre hanno faticato per più di 100 chilometri sotto al sole e con il vento in faccia, venendo ripresi ai meno 15 dall’arrivo. La frenetica andatura in gruppo in preparazione alla volata ha poi  portato alla caduta sopra accennata con il conseguente cambio di leader in graduatoria.

Domani va in scena la sesta tappa. Saranno 158 i chilometri che porteranno i corridori da Requena all’Alto de la Montana de Cullera.  Si tratta della classica frazione da Vuelta tutta pianeggiante con brutale unipuerto finale, a mo’ di rampa da garage, negli ultimi duemila metri. La classifica sicuramente cambierà seppur senza grandi sconvolgimenti.

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