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Tour de France 2022: l’apoteosi dei vesponi

Di Simone Gambino
Pubblicato il 23 Lug. 2022 alle 19:27 Aggiornato il 23 Lug. 2022 alle 19:28

La maglia verde Wout Van Aert (Jumbo Visma) ha vinto la ventesima tappa del 109° Tour de France, una prova a cronometro lungo i 40 chilometri e 700 metri che portavano da Lacapelle-Marival a Rocamadour. Il fuoriclasse fiammingo ha preceduto di 19” il suo compagno di squadra, la maglia gialla Jonas Vingegaard (Jumbo Visma), con la maglia bianca Tadej Pogacar (Team UAE Emirates) terzo a 27”. La classifica generale acquista così la sua conformazione definitiva. A 26 anni dalla vittoria, non proprio limpida, di Bjarne Riis, Vindegaard, nato proprio nell’anno del successo del connazionale, regala alla Danimarca il secondo trionfo nella Grande Boucle. La piazza d’onore a 3’34” va allo sloveno Pogacar che fallisce il tris dopo i successi di 2020 e 2021. Non deve sfuggire che questo ragazzo non ha ancora compiuto 24 anni, come dimostrato dalla conquista della maglia bianca. Non dubito che il campione di Komenda saprà fare tesoro in futuro degli errori commessi quest’anno sulle strade di Francia. Al contrario, il terzo posto di Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), probabilmente, costituisce il canto del cigno del corridore gallese che, a 36 anni suonati, completa la sua collezione di posti sul podio dopo la vittoria del 2018 e la piazza d’onore dell’anno successivo.

Con in ballo solo l’assegnazione del quinto posto in classifica generale, alle spalle del francese David Gaudu (Groupama FDJ), andato, alla fine,al russo Aleksandr Vlasov (Bora Hansgrohe) a spesa del colombiano Nairo Quintana (Arkea Samsic), la frazione odierna si è consumata come una gustosa sfida contro il tempo tra gli specialisti. Le aspettative italiane hanno vissuto un forte incoraggiamento quando Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) ha fissato il miglior tempo con 48’41”. La speranza che il granatiere verbanese potesse finalmente regalare ai colori azzurri un successo mancante da 63 tappe, vittoria di Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) a Val Thorens in chiusura dell’edizione 2019, è stata frantumata dalla prodigiosa prestazione di Van Aert che ha inflitto al campione del mondo ben 42”. L’unico che ha fatto tremare la maglia verde è stato proprio il suo capitano. Vingegaard, infatti, restava in lotta per il successo di giornata fino a 2.500 metri dall’arrivo quando una curva presa male gli faceva rischiare la caduta con potenziali conseguenze letali per il suo trionfo finale. Saggiamente, il danese si rialzava negli ultimi metri, accontentandosi della seconda piazza. Ganna, così, scendeva in quinta posizione, preceduto anche da Pogacar e Thomas.

Domani il 109° Tour de France si chiuderà con la tradizionale passerella al tramonto sui Campi Elisi. La ventunesima ed ultima frazione, tutta parigina, muoverà dalla Defense per tagliare, per la prima volta il traguardo dopo 61 chilometri. Seguiranno nove giri di un circuito di poco meno di sette chilometri che si concluderanno con l’ultima volata di una Grande Boucle in salsa danese dall’inizio alla fine.

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