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Schumacher, la criptica risposta di Montezemolo sulle sue condizioni: “Spero succeda qualcosa”

JOSE LUIS ROCA / AFP
Di TPI
Pubblicato il 2 Gen. 2019 alle 09:57 Aggiornato il 2 Gen. 2019 alle 15:52

Schumacher, le parole di Montezemolo devono spaventare o far sperare?

Le condizioni di Schumacher sono sempre più un mistero. A gettare ancor più ombre sullo stato di salute dell’ex campione di Formula 1, dopo il criptico servizio di Bild, è stavolta l’ex presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezomolo.

“Io spero, perché gli voglio bene, che possa succedere qualcosa ma non voglio dire altro, se non che so che Michael Schumacher lotta, che ha tanta determinazione e una famiglia magnifica intorno” ha spiegato in un’intervista a Rai Sport, evitando però di entrare nel merito.

> QUI SCHUMACHER COMPIE 50 ANNI

Inevitabilmente è stato subito un rincorrersi di letture sul significato nascosto delle parole di Montezemolo: per alcuni dietro quel “spero possa succedere qualcosa” c’è la conferma che il campione sta meglio e che presto potrebbe riapparire in pubblico; per altri, invece, che il campione non potrà mai più mostrarsi ai suoi tifosi.

Le parole di Montezemolo arrivano dopo altri due servizi “criptici” pubblicati negli ultimi giorni.

> QUI TUTTO SULLA CARRIERA DI MICHAEL SCHUMACHER

Così vive Schumacher oggi” è il titolo di copertina Bild che, a ridosso del suo cinquantesimo compleanno, ha riacceso le speranze su una possibile ripresa del campione di Formula 1.

“Niente è rimasto intentato per velocizzare la guarigione di Schumacher”, dice Bild, che riporta come, tra le altre cose, gli venga fatto ascoltare il rombo del motore del suo vecchio bolide. Ma “alla domanda come sta oggi Schumacher non c’è una risposta breve”, anche se “il campione della Ferrari non è più in pericolo di vita”.

“Ma c’è una ragione perchè Schumacher dall’incidente di cinque anni fa non è più potuto apparire in pubblico” commenta il tabloid, lasciando un alone di mistero. Il quotidiano riporta quindi l’opinione di un neurobiologo del Max-Plank Institut, Tobias Bonhoffer, secondo il quale “in generale la rottura del tessuto nervoso nel cervello o del midollo spinale non sono riparabili”.

> QUI JEAN TODT RACCONTA GLI ANNI CON SCHUMI

In precedenza era stata la stampa inglese a dare la notizia di un “netto miglioramento” delle condizioni di Michael Schumacher, che non sarebbe più attaccato ai macchinari che ne sostenevano fino a poco tempo fa le funzioni vitali.

Le indiscrezioni confermerebbero anche le dichiarazioni del presidente della Fia, e soprattutto suo amico personale dai tempi della Ferrari, Jean Todt che aveva detto di aver visto con lui in tv il Gp del Brasile.

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