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    La foto di Pruzzo e Conti che ha fatto infuriare i tifosi del Liverpool

    La foto che ritrae Roberto Pruzzo e Bruno conti mentre mostrano il dito medio allo stemma del Liverpool

    Bruno Conti e Roberto Pruzzo hanno posato davanti allo stemma del Liverpool facendo il dito medio alla vigilia della semifinale di andata della Champions League che vede affrontarsi la squadra giallorossa e gli inglesi

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 24 Apr. 2018 alle 14:36 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:44

    Il 23 aprile 2018 Bruno Conti e Roberto Pruzzo, ex calciatori della Roma, hanno posato davanti allo stemma del Liverpool facendo il dito medio.

    Il fatto è avvenuto alla vigilia della semifinale di andata della Champions League che vede affrontarsi la squadra giallorossa e gli inglesi.

    La foto che ritrae i due campioni del passato è stata scattata con leggerezza e doveva restare privata, facendo parte di una serie di immagini che Pruzzo e Conti hanno fatto scherzando tra di loro.

    Ma come succede spesso nell’era dei social network, lo scatto è diventato pubblico e in poche ore è scoppiata la polemica.

    La foto che ritrae Roberto Pruzzo e Bruno conti mentre mostrano il dito medio allo stemma del Liverpool

    A postare sul web la foto è stata la figlia di Pruzzo, che poi l’ha eliminata.

    Imbarazzo soprattutto per Conti, che è dirigente della Roma ed è partito per Liverpool insieme alla società nella delegazione ufficiale

    Pruzzo e Conti sono stati protagonisti della finale di Coppa dei Campioni del 1984 tra Roma e Liverpool, vinta dai “reds” ai calci di rigore allo stadio Olimpico.

    L’incidente, comunque, è stato chiarito già ieri sera in Inghilterra ed è stato archiviato come una goliardata.

    Ai microfoni di Radio Radio, Pruzzo ha dichiarato: “Abbiamo scattato quella foto per esorcizzare ridendo. Se qualcuno si è offeso chiediamo preventivamente scusa”.

    “Il sorriso sulle labbra”, ha concluso l’ex attaccante della Roma, “la dice tutta sulla nostra buona fede”.

    Nei giorni scorsi, invece, era stato un ex calciatore del Liverpool, anche lui protagonista della finale di 34 anni fa, a provocare i romanisti.

    Si tratta di Kenny Dalglish, che il 22 aprile ha dichiarato: “C’era la sensazione in noi che la Roma non meritasse veramente di essere lì. Il Dundee United avrebbe dovuto essere in quella finale”.

    “Hanno perso 3-2 contro la Roma in semifinale e tutti hanno avvertito che la sconfitta era in circostanze sospette”, la grave accusa dell’ex attaccante.

    “Successivamente è stato rivelato che l’arbitro di partita per la tratta di ritorno a Roma, il francese Michel Vautrot, era stato corrotto da un dirigente della Roma”.

    Parole molto pesanti, anche perché pronunciate senza fornire la minima prova circa la veridicità dei fatti riportati.

    Liverpool Roma è già cominciato e si porta ancora dietro le scorie di 34 anni fa.

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