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Boxe, è morto Patrick Day: il pugile era finito in coma dopo un incontro con Conwell

Sabato 12 ottobre Patrick Day era finito in coma dopo essere stato atterrato con un gancio sinistro da Charles Conwell: nonostante un delicato intervento al cervello, il pugile è morto

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 17 Ott. 2019 alle 08:21

È morto Patrick Day, il pugile finito in coma dopo un incontro con Conwell

Patrick Day, il pugile statunitense di 27 anni finito in coma sabato 12 ottobre 2019 dopo un incontro contro il connazionale Charles Conwell, non ce l’ha fatta: il boxer è morto nella notte tra il 16 e il 17 ottobre. Ad annunciarlo è stato il promotore Lou Di Bella: “A nome della famiglia, della squadra di Patrick e delle persone a lui più vicine, siamo grati per le preghiere e le espressioni di sostegno e amore per Pat”, ha aggiunto.

Da quasi una settimana infatti tutto il mondo della boxe e non solo era col fiato sospeso per il destino di Patrick Day, sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico al cervello in seguito al grave incidente avvenuto alla decima ripresa dell’incontro con Conwell, tenutosi sabato scorso alla Wintrust Arena di Chicago.

L’atleta americano, che lottava nella categoria dei pesi superwelter, dopo essere stato messo ko da Conwell aveva infatti sbattuto violentemente la testa a terra, rimediando una grave lesione cerebrale a cui neanche l’operazione portata a termine dai medici del Northwestern Memorial Hospital di Chicago ha potuto porre rimedio.

Fin da subito le condizioni di Patrick Day erano apparse estremamente critiche. Atterrato con un gancio sinistro, il boxer era rimasto a terra, soccorso dai medici. Poi la corsa in ospedale. Martedì 15 ottobre, su Twitter, Charles Conwell aveva espresso tutta la sua tristezza: “Non volevo che ciò accadesse”, aveva scritto, lanciando anche l’hashtag #prayforpatrickday.

Patrick Day soccorso dai medici dopo il ko

Morto Patrick Day, la carriera del pugile

Patrick Day era un boxer professionista dal 2013: da allora, aveva vinto il campionato WBC Continental Americas (nel 2017) e il campionato intercontinentale IBF (nel 2019). Quest’anno era stato anche inserito nella top 10 sia dal WBC che dall’IBF.

Prima di diventare professionista, comunque, aveva scritto pagine importanti per la sua carriera: sia vincendo due titoli nazionali e il torneo Golden Gloves di New York, sia venendo inserito come sostituto nella squadra americana per le Olimpiadi del 2012 a Londra.

Sul suo account Instagram, Patrick Day teneva il conto dei risultati dei suoi incontri: 17 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. La seconda, quella rimediata contro Conwell a Chicago, gli è stata purtroppo fatale.

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