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Morto Mino Raiola, le cause della morte del procuratore dei calciatori

Di Redazione TPI
Pubblicato il 30 Apr. 2022 alle 16:14 Aggiornato il 30 Apr. 2022 alle 16:15

Morto Mino Raiola, le cause della morte del procuratore dei calciatori

Mino Raiola è morto oggi, 30 aprile 2022, a soli 54 anni. Ma quali sono state le cause della morte e la malattia del procuratore dei calciatori più famosi, come Donnarumma e Ibrahimovic? L’agente soffriva da tempo di una grave malattia. Lo scorso 12 gennaio scorso erano trapelate indiscrezioni sulle sue condizioni di salute preoccupanti: era stato ricoverato e operato all’ospedale “San Raffaele” di Milano per una patologia polmonare non legata al Covid. Molto riservato sulla sua vita privata, la Bild, noto giornale tedesco, aveva rivelato che Mino Raiola era ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano a causa di una malattia ai polmoni.

Il giornale tedesco rivelava inoltre che la situazione era “molto grave”. Il procuratore ufficialmente era stato ricoverato in seguito ad un intervento programmato in precedenza. Poi l’ufficio stampa aveva smentito: “Mino Raiola – si leggeva nella nota – è stato sottoposto a controlli medici ordinari che hanno necessitato di anestesia. Si tratta di controlli programmati, non c’è stato nessun intervento d’urgenza”. Smentite in tal senso erano arrivate anche dal professore Alberto Zangrillo: il Primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare confermò la versione fornita dai più stretti collaboratori del procuratore. Ma evidentemente qualcosa c’era per davvero.

Chi era

Nato a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, Mino Raiola dall’età di un anno è cresciuto in Olanda, dove la famiglia aveva aperto una pizzeria. La sua vita è sempre stata il calcio: partito come calciatore dalle giovanili dell’Haarlem, è poi diventato direttore sportivo di quella stessa squadra. Da lì ha iniziato a lavorare con i calciatori olandesi, fino ad arrivare ad essere probabilmente il procuratore più conosciuto e affermato al mondo. Nel 2020 la rivista Forbes indicò il suo nome al quarto posto al mondo tra gli agenti internazionali in virtù di un fatturato da 84.7 milioni di dollari e con un giro di affari chiusi per un valore di 847.7 milioni.

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