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Approvata la legge sullo Sport, adesso l’Italia rischia davvero l’esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo 2020

Il presidente del Comitato Olimpico Nazionale, Giovanni Malagò (Credits: ANSA/CLAUDIO PERI)

Nei giorni scorsi il CIO aveva manifestato "serie preoccupazioni" per il testo, chiedendone la modifica. Il provvedimento è stato però approvato lo stesso: una sfida della Lega al Comitato olimpico internazionale

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 7 Ago. 2019 alle 11:32 Aggiornato il 7 Ago. 2019 alle 11:41

Approvata la legge sullo Sport, il CIO: l’Italia rischia l’esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo 2020

Solo pochi giorni fa l’Italia dello sport ha festeggiato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 della Nazionale di pallavolo femminile e del Settebello. Ma adesso, l’urlo di gioia di atleti e tifosi rischia di essere strozzato sul più bello: l’Italia, in tutti gli sport, rischia di essere esclusa dai prossimi Giochi olimpici dal CIO (Comitato olimpico internazionale).

Proprio ieri, martedì 6 agosto 2019, il Senato ha approvato in via definitiva la legge di riforma dell’ordinamento sportivo, con 154 sì, 54 no e 52 astenuti. Un provvedimento, fortemente voluto dalla componente leghista del governo italiano, che dà all’esecutivo la delega per intervenire nel settore: gli obiettivi dichiarati sono quelli di sviluppare meglio la pratica dell’attività sportiva nelle scuole, come anche le norme di sicurezza per la costruzione e l’uso degli impianti sportivi.

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La legge sullo Sport vuole anche riformare le disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici e soprattutto portare a un riordino del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano, presieduto da Giovanni Malagò).

L’Italia rischia l’esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo 2020: la lettera del CIO

È proprio su quest’ultimo punto che nei giorni scorsi, con una lettera, il CIO aveva manifestato “serie preoccupazioni” sul riordino dell’ordinamento sportivo italiano, che metterebbe in pericolo l’autonomia del Coni.

Nella lettera, firmata dal direttore per le relazioni con i Comitati olimpici nazionali, James MacLeod, era spiegato che la legge sullo Sport è in conflitto con la Carta olimpica in almeno sei punti.

Il CIO ha quindi suggerito, sempre nella missiva, di stabilire una mediazione tra Malagò e il governo, per “perfezionare le disposizioni in questione del ddl e renderle completamente compatibili con i principi fondamentali e con le regole che governano il Movimento olimpico, prima che il testo definitivo sia presentato alle autorità competenti per l’approvazione”.

Approvazione che però è arrivata ieri, senza ulteriori modifiche al testo, in quella che è sembrata una vera e propria sfida della Lega al Coni e al Comitato olimpico internazionale.

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L’Italia rischia l’esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo 2020: cosa succede dopo l’approvazione della legge sullo Sport

Cosa succederà adesso? Non ci sono certezze sul futuro, anche se nella lettera del CIO emergeva la possibilità di “sospendere o ritirare il riconoscimento del Comitato olimpico nazionale”. Uno scenario che è già successo in passato con India e Kuwait e che porterebbe proprio all’esclusione dell’Italia dalle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.

Se ciò succedesse davvero, significherebbe che tutti gli atleti azzurri potrebbero comunque partecipare ai Giochi, ma senza la bandiera italiana, né la maglia azzurra. E senza sport di squadra. Un vero disastro sportivo non solo.

C’è anche chi vocifera che ci possano essere conseguenze anche sull’assegnazione all’Italia delle Olimpiadi invernali 2026, che si terranno a Milano e Cortina, se Stoccolma facesse ricorso dopo la sospensione del Coni.

D’altro canto il governo italiano – come riportato da Repubblica – non manifesta grosse preoccupazioni. Secondo l’esecutivo, infatti, non c’è il rischio di una reale esclusione dell’Italia. Intanto perché la lettera del CIO non era firmata dal presidente o dal vicepresidente, e poi perché non era una missiva spontanea, bensì una risposta a un precedente messaggio del Coni.

Il sottosegretario leghista con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sapere inoltre che tutti i dubbi “nascono da un fraintendimento e verranno chiariti con i decreti attuativi”. Nei prossimi giorni, quindi, si attendono nuovi passi ufficiali dal CIO. E l’Italia dello sport rimane ancora con il fiato sospeso.

Il sottosegretario allo Sport, Giancarlo Giorgetti
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