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La Nazionale italiana dei pazienti psichiatrici è campione del mondo di calcio a 5

La festa degli azzurri dopo la vittoria della finale contro il Cile

La Nazionale italiana ha vinto la Dream World Cup 2018, il campionato del Mondo di calcio a 5 per pazienti psichiatrici. Il torneo, giunto alla sua seconda edizione, si è svolto al Pala Tiziano di Roma

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 16 Mag. 2018 alle 20:35 Aggiornato il 16 Mag. 2018 alle 20:42

La Nazionale italiana ha vinto la Dream World Cup 2018, il campionato del Mondo di calcio a 5 per pazienti psichiatrici.

Il torneo, giunto alla sua seconda edizione, si è svolto al Pala Tiziano di Roma.

Si tratta di una manifestazione sportiva che ha visto scendere in campo 150 pazienti psichiatrici.

Gli azzurri, guidati dal CT Enrico Zanchini, hanno sconfitto in finale il Cile con il punteggio di 17 a 4.

In semifinale gli azzurri aveva eliminato un’altra sudamericana, il Perù, con il risultato di 9 a 8, mentre ai quarti gli azzurri hanno superato la Francia con un netto 15 a 2.

Italiano anche il capocannoniere del torneo, Mattia Armanni, che ha trascinato i suoi mettendo a segno 24 reti.

A margine della gara contro la Francia, il CT Zanchini aveva dichiarato: “La semifinale era l’obiettivo minimo che ci eravamo dati e per questo non possiamo che essere contenti. La speranza era quella di arrivare primi del girone per incontrare, poi com’è stato, la Francia nei quarti di finale. Ma non è stato tutto così scontato perché Ungheria e Cile sono stati ossi duri. Nei quarti con la Francia hanno giocato tutti e questa credo che sia la mia vittoria più grande: è andato in gol anche Ruggero Della Spina, uno di quelli che fino a oggi aveva giocato pochissimo. Una soddisfazione immensa, io già così mi sento campione del mondo”.

Il dottor Santo Rullo, psichiatra che ha curato il progetto, ha dichiarato: “Questa iniziativa ha realizzato il sogno di tutti i partecipanti di vestire la maglia della propria nazionale. Questa maglia ha abbattuto la vergogna, lo stigma del disturbo psichiatrico e investito di orgoglio tutti”.

Guido Valentini, direttore del centro di riabilitazione psichiatrica di Progetto Itaca Roma, associazione per la salute mentale che ha partecipato all’organizzazione del torneo, ha aggiunto: “Pari dignità e qualità di vita per i pazienti psichiatrici anche nel grande sport del calcio”.

“La Nazionale italiana campione del mondo 2018 è l’unica a giocare un mondiale e a vincerlo. Festeggiamo i 40 anni della legge Basaglia con una coppa davvero eccezionale, frutto di questa riforma lungimirante. Un grazie speciale all’Associazione Ecos e al suo Presidente Valerio Di Tommaso, che ha speso tempo e risorse per organizzare questo mondiale, e a Santo Rullo, lo psichiatra tra i più illuminati che abbiamo in Italia”, le sue parole.

Il torneo si è aperto il 13 maggio, giorno in cui ricorre l’anniversario dei 40 anni dall’entrata in vigore della legge Basaglia, che obbligò la chiusura definitiva di tutti i manicomi.

“Per i ragazzi è importante l’attività sportiva quotidiana, perché le persone con un disturbo psichiatrico hanno un rischio di una vita media del 20 per cento inferiore rispetto alle persone che non hanno disturbi psichici”, il dottor Santo Rullo, “perché sono condannate dalla malattia e dagli psicofarmaci a una vita sedentaria e all’aumento del peso”.

Gli Azzurri avevano già partecipato all’edizione 2016 che si era svoltain Giappone, dove chiusero al terzo posto, e salirono alla ribalta grazie al libro e docufilm Crazy for Football, vincitore del David di Donatello per il miglior documentario nel 2017 e degli Uefa Foundation for Children Awards, di cui erano i protagonisti.

“Lo sport per i pazienti psichiatrici è importante perché li aiuta con reinserimento sociale e soprattutto a produrre tutta una serie di antidepressivi naturali”, ha dichiarato Volfango De Biase, autore del docu-film insieme allo scrittore Francesco Trento.

Questo il trailer di Crazy for Football, vincitore del David di Donatello per il miglior documentario nel 2017:

Queste alcune foto scattate durante la finale:

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