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Giro d’Italia 2020, quindicesima tappa: passaggio di consegne generazionale sul traguardo di Piancavallo

Credits: Ansa
Di Simone Gambino
Pubblicato il 18 Ott. 2020 alle 19:03 Aggiornato il 18 Ott. 2020 alle 19:04

Giro d’Italia 2020, quindicesima tappa: passaggio consegne su Piancavallo

L’inglese Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadier) ha vinto la 15ma tappa del Giro d’Italia 2020: la Rivolto – Piancavallo di 185 km. E’ stata una frazione intensa che, molto più della crono del prosecco di ieri, ha emesso sentenze che neppure la Cassazione potrà ribaltare. Sul traguardo conquistato da Marco Pantani nel suo magico Giro del 1998, il britannico ha preceduto il duo del Team Sunweb composto da Wilco Kelderman e dal sorprendente australiano Jai Hindley. Abbandonato per la prima volta dal Wolfpack, Joao Almeyda (Deceuninck Quick Step) ha chiuso al quarto posto, salvando la maglia rosa ma perdendo da Kelderman ben 41 dei 56” di vantaggio che aveva questa mattina alla partenza.

La classifica generale vede nelle prime posizioni lo stesso quartetto che ha occupato oggi le prime quattro piazze. Ad Almeyda sono rimasti 15” su Kelderman con Hindley terzo a 2’56 e Geoghegan Hart quarto a 2’57. Solo teoricamente ancora in lotta per il gradino più basso del podio troviamo, nello spazio di un minuto, Pello Bilbao (Bahrein McLaren), Rafal Majka (Bora Hansgrohe, Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) e Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), i quattro grandi sconfitti della giornata odierna.

La cronaca della tappa si riassume nella fuga di giornata di 12 corridori: Andrea Vendrame (AG2R La Mondiale), Luca Chirico (Androni Sidermec), Manuele Boaro (Astana), Mark Padun (Bahrein McLaren), Nathan Haas (Cogidis), Daniel Navarro (Israel Start – up Nation), Thomas De Gendt e Matthew Holmes (Lotto Soudal), Davide Villella (Movistar), Rohan Dennis (Ineos Grenadier), Giovanni Visconti ed Edoardo Zardini (Vini Zabù KTM). Perdeva l’autobus la maglia azzurra, il portoghese Ruben Guerreiro (EFPro Cycling), che si vedeva sfilare il simbolo del primato degli scalatori da Giovanni Visconti. Il triregionale, infatti, faceva bottino pieno sulle prime due salite, giungendo terzo sulla terza. Ora può vantare un rassicurante vantaggio di 31 lunghezze sul lusitano anche se di punti disseminati lungo il percorso, teoricamente, ce ne sono ancora tanti.

La terza salita di giornata,  Forcella Pala Barzana, registrava l’attacco di Rohan Dennis che restava solo al comando ed imboccava l’ascesa finale verso l’arrivo con poco meno di un minuto di vantaggio sul gruppo dei migliori, tirato dal Team Sunweb. La squadra tedesca, presente in forza davanti, assumeva il pieno controllo della corsa. Cedevano prima  Bilbao, Fuglsang, Majka e Pozzovivo. Ai meno 7 dal traguardo, era Vincenzo Nibali ad alzare bandiera bianca, seguito due km dopo dalla maglia rosa che, però, diversamente dagli altri, non crollava di schianto, riuscendo, seppur per poco, a conservare per un altro giorno la testa della classifica generale.

Domani ci sarà il secondo giorno di riposo. Sarà uno snodo importante per capire quale strada affronteranno i corridori nell’ultima settimana. Difficile che si transiti giovedì sul Passo dello Stelvio, quasi impossibile che abbia luogo sabato la scalata al Colle dell’Agnello, anche perché ciò comporterebbe un problematico sconfinamento in Francia. Detto ciò, le tappe di martedì e mercoledì potrebbero essere sufficienti a Wilco Kelderman per strappare la maglia rosa a Joao Almeida. Considerando che difficilmente a Jai Hindley verrà concesso di giocarsi le sue carte, il rivale più pericoloso per l’olandese potrebbe, a questo punto, essere proprio il vincitore di oggi Tao Geoghegan Hart che dispone di una squadra molto forte. Questo 2020 così nefasto per la Ineos Grenadier potrebbe riservarci il più sorprendente dei happy ending.

Speciale Giro d’Italia 2020: la cronaca di Simone Gambino su TPI 

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