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Giro d’Italia 2022, la resurrezione di Simon Yates

Simon Yates. Credit: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Di Simone Gambino
Pubblicato il 21 Mag. 2022 alle 18:58 Aggiornato il 21 Mag. 2022 alle 18:59

L’inglese Simon Yates (BikeExchange Jayco) ha vinto la quattordicesima tappa del 105° Giro d’Italia, una frazione breve dal percorso intensamente feroce che, lungo 147 chilometri, portava i corridori dal mausoleo del Conte di Cavour a Santena alle rive del Po in Corso Moncalieri a Torino. Il britannico, finito fuori classifica sulla Maiella, ha preceduto sul traguardo di 17″ l’australiano Jai Hindley (Bora Hansgrohe) che ha regalato nella volata per la piazza d’onore Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) e Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan). Il campione olimpico ha così conquistato la maglia rosa con il risicato margine di 7″ su Hindley e mezzo minuto sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Risalgono in classifica sia Domenico Pozzovivo (Intermarchè Wanty Gobert), ora quinto a 1’01”, che Vincenzo Nibali, ottavo a 2’58”.

Questa è stata la sentenza di una giornata di ciclismo senza un attimo di tregua, disputata in una giornata torrida. Esaurita la fase preliminare, la corsa entrava nel vivo in coincidenza con il primo passaggio in Corso Moncalieri a 74 chilometri dall’arrivo. Sotto l’azione della Bora Hansgrohe, andavano via in 12: il trio della squadra tedesca formato da Hindley, dal tedesco Emanuel Buchman e dall’olandese Wilco Kelderman cui si aggiungevano il duo Bahrain Victorious, composto dai baschi Mikel Landa e Pello Bilbao, quello della Intermarchè Wanty Gobert, costituito da Domenico Pozzovivo e dal ceco Jan Hirt, più l’ecuadoriano Richard Carapaz, Vincenzo Nibali, il portoghese Joao Almeida, Simon Yates e la maglia rosa, l’andaluso Juan Pedro Lopez (Trek Segafredo).

A 28 chilometri dal traguardo, in vista del GPM di Superga, partiva Carapaz, in un’azione reminiscente di quella che sul Colle San Carlo, in Valle d’Aosta, tre anni fa gli regalò il suo primo, e finora unico, successo in un grande giro. Andava alla deriva la maglia rosa mentre il resto degli attaccanti si attestava a 20″ dal Diablito. Era l’azione di Vincenzo Nibali sul Colle della Maddalena a porre fine all’assolo di Carapaz, favorendo la formazione al comando di un quartetto composto anche da Hindley e Yates. Quest’ultimo, pur essendo il favorito in una eventuale volata, rompeva definitivamente gli indugi sull’ultimo dentello di giornata, il Parco del Nobile, involandosi verso la vittoria solitaria.

Domani va in scena un’altra frazione a cinque stelle. Si pedalera’ per 177 chilometri da Rivarolo Canavese a Cogne con ben tre GPM disseminati lungo il percorso. A Pila e Verrogne, entrambe le asperità saranno di prima categoria mentre quella posta sul traguardo sarà di seconda. Resta solo da capire quanta birra sarà rimasta in corpo ai corridori dopo le erculee fatiche odierne.

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