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“Esultanza schifosa”, Svezia furibonda con la Germania. E i tedeschi chiedono scusa

I giocatori della Germania

Agli svedesi non sono andati giù alcuni atteggiamenti dopo il gol di Kroos

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 24 Giu. 2018 alle 19:13

Esultanze, minacce e provocazioni. La sfida tra Germania e Svezia non è finita ieri sera. La gara, decisa al 95′ dal gol di Kroos, ha avuto e sta avendo diversi strascichi.

Subito dopo la partita, mentre lo svedese (ma di origini turche) Jimmy Durmaz – autore del fallo decisivo che ha portato al gol della Germania – faceva il pieno di insulti e minacce sui social, i compagni di squadra si sfogavano con i giornalisti per l’atteggiamento avuto dai tedeschi in occasione del gol vittoria.

In particolare alla nazionale svedese non è affatto andato giù il comportamento di alcuni tedeschi in panchina: Georg Behlau e Uli Voigt (due membri della DFB) che hanno esultato provocando la panchina avversaria.

“Bisognerebbe rispettare l’avversario con cui si è combattuto per 95 minuti”, ha detto l’allenatore della Svezia Janne Anderson. Anche Emil Forsberg, numero 10 degli svedesi che gioca in Bundesliga col Lipsia, si è detto indignato: “Un comportamento schifoso, hanno mancato di rispetto”.

Nella notte poi la DFB ha chiesto scusa su twitter: “È stata una partita emozionante. Alla fine alcune manifestazioni di gioia rivolte alla panchina svedese sono state eccessive. Non è questo il nostro stile. Per questo ci siamo scusati con loro”.

Una esultanza smodata da parte della Germania nata dalla pressione. Dal grosso peso sullo stomaco che si sono levati: la probabile uscita dal Mondiale alla fase a gironi. La prima nella loro storia.

“Si ha la sensazione che in molti sarebbero stati contenti se fossimo stati eliminati. Cerco sempre di evitare di vedere la tv e leggere i giornali dopo le partite”, le parole di Kroos. “Prende parola certa gente… Si sentono tutti esperti, e mi riferisco anche a quelli che scrivono. Ho la sensazione che sia più divertente parlare e scrivere male di noi. Non veniamo aiutati da tutti questi signori”, ha poi concluso.

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