Erika Giorgia Anoeta Saraceni, la 19enne milanese vincitrice dell’oro nel salto triplo agli Europei Under-20, replica all’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, che aveva parlato di razzismo al contrario nei confronti dell’atleta, la quale non avrebbe ricevuto lo stesso trattamento sui media riservato alla collega Kelly Doualla, campionessa europea dei 100 m nella categoria Under 20. “Trovo giusto che Kelly abbia ricevuto grande attenzione mediatica: ha 15 anni e i 100 sono una gara più seguita rispetto al triplo. Kelly a Tampere ha cantato due volte l’inno a squarciagola, è un grande talento, una mia compagna: si merita tutto. È la più italiana di tutti noi!” ha dichiarato Erika Saraceni in un’intervista al Corriere della Sera.
Concetto ribadito anche in un’altra intervista, questa volta a La Repubblica, nella quale ha affermato: “Kelly Doualla si merita più attenzione di me perché fa i 100 metri, la gara regina delle Olimpiadi. Non c’entra il colore della pelle. E poi ‘la Kelly’ ha quindici anni, è così piccola”. La giovane, poi, racconta perché ha tre nomi: “Mamma si dimenticò di mettere la virgola all’anagrafe, per questo da allora escono fuori tutti i miei nomi. Ma mi piacciono, soprattutto il terzo: nello stadio di Anoeta, a San Sebastián, i miei si innamorarono a un Mondiale Master. L’atletica è dentro di me, ne sono innamorata da prima di nascere”. E sui progetti futuri dichiara: “L’università da settembre, ma la priorità l’avrà l’atletica. Lo studio non lo mollo: voglio avere un piano B. Il sogno è l’Olimpiade: vorrei andare a Los Angeles 2028, ma non per partecipare. Dovrò seguire il mio percorso di crescita”.