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De Rossi e il Covid: “Sono stato sotto ossigeno, con saturazione a 87. Ho avuto paura”

Credit Ansa
Di Antonio Scali
Pubblicato il 14 Ago. 2021 alle 14:22

Come ricorderete, Daniele De Rossi ha vissuto una brutta esperienza con il Covid, che lo ha costretto al ricovero allo Spallanzani di Roma con una pesante sintomatologia, tra cui la polmonite, e il ricorso per giorni all’ossigeno. Momenti di paura, ammette l’ex capitano della Roma in un’intervista a SportWeek, ma adesso per fortuna il peggio è passato. Per De Rossi, dopo essersela vista davvero brutta, la gioia della vittoria degli Europei a Wembley nella finale contro l’Inghilterra, come membro dello staff del ct Mancini.

Parlando dei momenti difficili legati al Covid, l’ex centrocampista racconta: “L’ho preso in Bulgaria con la Nazionale. Sono stato subito male con febbre alta, ma l’ho sottovalutato. Avevo letto che alla mia età, 37 anni, al massimo avevi tre giorni di febbre. Invece è stato un crescendo. Ho vissuto tre fasi. La prima, di malessere vero: tosse tutto il giorno e nausea. Spossante. La seconda, della paura. In ospedale allo Spallanzani, dopo aver preso la saturazione che misurava 87 i dottori, che non smetterò mai di ringraziare, hanno cambiato faccia. Sono stato quattro giorni sotto ossigeno. La terza fase è stata quella dell’attesa. Finiti i sintomi, sono rimasto 18 giorni positivo, senza poter uscire”.

In quei giorni drammatici, sono stare rese pubbliche alcune immagini di De Rossi con la maschera dell’ossigeno: “Era un video che avevo mandato agli amici più stretti per rassicurarli, uno di loro l’ha girato in una chat di famiglia e da lì è uscito. L’inoltro è l’opzione peggiore di WhatsApp, andrebbe eliminato. Però, anche i giornali e i siti dovrebbero fermarsi prima di pubblicare un materiale riservato senza la volontà del diretto interessato. Il dolore spettacolarizzato e questa morbosità per incidenti, infortuni, malattie, non la condividerò mai. Disumanizza la società”.

De Rossi non lesina dure parole contro i no-vax, lanciando un appello a tutti per vaccinarsi: “Sono vaccinato, mai stato contro. Posso capire l’anziano che ha paura delle reazioni, ma le manifestazioni in piazza di chi parla di complotti e nega il Covid, le ritengo pura follia. Avere intorno gente che ragiona così mi spaventa. Il vaccino è l’unica strada per tornare ad avere una vita normale. Gli obblighi e le imposizioni mi fanno schifo sempre, la democrazia non si tocca, ma la tua libertà di scegliere non può intaccare la mia salute”.

Intanto, dopo la straordinaria cavalcata dell’Italia agli Europei, De Rossi ha deciso di lasciare lo staff della Nazionale: “Mi sono trovato splendidamente con tutti, ho vissuto un’esperienza indimenticabile agli Europei e sempre debitore verso l’Italia. Però ho chiaro cosa voglio fare: allenare. E per quanto possa sembrare strano, visto che ho solo 38 anni e non mi sono mai seduto in panchina, mi sento pronto. Continuare con la Nazionale, aspettando la prima panchina che si libera, non avrebbe senso e non sarebbe corretto verso la Federazione e verso Mancini che con me si è comportato in modo fantastico”.

Il suo sogno, comprensibilmente, è quello di allenare prima o poi la Roma: “Tutti sanno cosa è stata e sarà sempre la Roma per me. Una seconda pelle, un amore appassionato e puro. Certo che mi piacerebbe allenarla, quando sarò pronto e me lo sarò guadagnato per il mio valore da tecnico e non per il mio passato da calciatore. Credo che accadrà un giorno. Ma è un desiderio, non un’ossessione. Ora voglio fare le mie esperienze in Italia o all’estero”.

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