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Mondiali in Qatar, tifosi del Galles costretti a consegnare i cappelli arcobaleno all’ingresso dello stadio

Di Marco Nepi
Pubblicato il 22 Nov. 2022 alle 08:49 Aggiornato il 22 Nov. 2022 alle 08:50

All’ingresso della stadio Ahmad bin Ali, dove il Galles ieri ha disputato la prima partita del suoi girone ai Mondiali in Qatar contro gli Stati Uniti, diversi tifosi sono stati fermati ed è stato chiesto loro di consegnare i cappelli a secchiello color arcobaleno col logo della nazionale che portavano sulla testa. La denuncia è arrivata dal Rainbow Wall, un gruppo di tifosi gallesi appartenenti a diverse minoranze sessuali, che con un post su Twitter ha raccontato la vicenda. “La notizia di stasera – si legge – è che i nostri tifosi gallesi si sono visti togliere i cappelli color arcobaleno in Qatar”. La Federcalcio del Paese del Regno Unito ha avviato un’indagine su quanto accaduto.

Laura McAllister ex calciatrice gallese, ha offerto la sua testimonianza: “Quindi, nonostante le belle parole degli organizzatori prima dell’evento, i cappelli arcobaleno sono stati confiscati allo stadio, compreso il mio. Ho avuto una conversazione con gli steward e abbiamo le prove video. Questa Coppa del Mondo 2022 non fa altro che migliorare, ma continueremo a difendere i nostri valori”.

McAllister, ex candidata al consiglio Fifa , ha detto che è stata una “piccola vittoria morale” che alla fine sia riuscita a portare il cappello nello stadio dopo essere stata informata che, a meno che non lo avesse rimosso, non le sarebbe stato permesso di entrare. Il manager del Galles, Rob Page, ha detto di non sapere che ai fan è stato ordinato di togliersi il cappello. “È un peccato che non gli sia stato permesso di portarli dentro”.

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