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Bobo Vieri contro Antonio Cassano: “Devi vergognarti, non permetterti più di nominare mia madre”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 17 Gen. 2025 alle 09:35 Aggiornato il 17 Gen. 2025 alle 09:35

Bobo Vieri contro Antonio Cassano: “Devi vergognarti”

Dopo il durissimo botta e risposta tra Fabio Caressa e Daniele Adani, arriva un altro duro scontro social tra Bobo e Vieri e Antonio Cassano.

In una stories pubblicata sul suo profilo Instagram, infatti, l’ex calciatore dell’Inter ha attaccato il suo ex collega e amico per alcune dichiarazioni fatte lo scorso ottobre.

“Caro Cassano – ha scritto Bobo Vieri – ti devi solo vergognare. Non permetterti di nominare mia madre. Ti devi vergognare. Chi parla di famiglia e e genitori altrui non vale niente. Pensa a fare la tua vita”.

Cassano, lo scorso ottobre, aveva dichiarato che Vieri “non lo segue neanche sua madre”. Parole che evidentemente sono ritornate a circolare in questi giorni dopo la consegna all’ex talento della Roma del Tapiro d’Oro durante il quale aveva dichiarato: “Di quel tizio non parlo più, è un capitolo chiuso. Ma i risultati che stiamo ottenendo ora sono migliori di prima: prima eravamo tre fuoriclasse più un altro, ora siamo fuoriclasse e basta”.

Le parole di Vieri arrivano all’indomani di un altro durissimo scontro social: quello tra Fabio Caressa e Lele Adani. L’ex calciatore, infatti, pur senza nominarlo aveva dato del “cogl***e” al giornalista, il quale aveva replicato: “Sono Voldemort, colui che non si può nominare. Però da quello che ho visto su internet in maniera conclamata, sono io l’oggetto dell’assalto. E quindi è così, se non è così c’è bisogno di smentirlo. Però quando si attacca qualcuno è bello farlo citando il nome, non è mai bello, ma se proprio lo si deve fare bisogna citare il nome, sennò il coraggio, il lupo, l’ululato, dove sono finiti”.

Successivamente, Adani non aveva smentito ma anzi contro-replicato: “Parola da sdoganare oggi è fariseo. Perché questo mondo è pieno di farisei e certi ambienti più di altri. Poi ci sono quelli con la coda di paglia e poi per fortuna c’è il calcio vero. E poi c’è qualcuno che va chiamato con il suo nome: co*****e, cioè che dice co*******e”.

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