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Orsini: “Quando Hitler invase la polonia non voleva far scoppiare la seconda guerra mondiale” | VIDEO

Di Marco Nepi
Pubblicato il 30 Apr. 2022 alle 15:08 Aggiornato il 30 Apr. 2022 alle 15:10

Orsini: “Hitler non voleva far scoppiare la seconda guerra mondiale”

Ospite del programma del Canale 9 “Accordi e disaccordi” il professore di Sociologia del terrorismo internazionale dell’Università Luiss, Alessandro Orsini, ha ricostruito le cause della seconda guerra mondiale e avanzato un paragone con la situazione geopolitica attuale. Secondo Orsini “Hitler ha invaso la Polonia senza l’intenzione di far scattare” il conflitto mondiale, ma l’evento scatenò “un effetto domino che il leader nazista non si aspettava”.

Per questo secondo il docente l’ingresso di nuovi Paesi nella Nato rappresenterebbe “un pericolo enorme per l’umanità“. “A differenza di quello che moltissimi pensano, la seconda guerra mondiale non è scoppiata perché Hitler a un certo punto, deliberatamente, ha deciso di attaccare Inghilterra, Francia, Polonia e Russia. Hitler non aveva intenzione di far scoppiare la seconda guerra mondiale. Quello che è successo è che i Paesi europei hanno creato delle alleanze militari, ognuna delle quali conteneva un articolo 5 della Nato, cioè un articolo che prevedeva nel caso di attacco di un Paese straniero che tutti i membri della coalizione sarebbero entrati in guerra”, ha ricordato il professore.

“Quello che successe – ha proseguito Orsini – è che il 1 settembre del ’39 la Germania invase la Polonia, Inghilterra e Francia si erano alleati con la Polonia e si creò un effetto domino, a cui Hitler non aveva interesse e che Hitler non si aspettava nemmeno che scattasse”. Una premessa che lo ha portato ad analizzare la situazione attuale. “Adesso arrivo ad oggi – ha detto – perché i nostri leader mondiali sono dei pazzi che ci stanno portando verso il baratro: chiarito che la seconda guerra mondiale non è scoppiata perché a un certo punto l’ha deciso Hitler, ma perché erano state stipulate delle alleanze militari simili alla Nato, è chiaro che da un punto di vista statistico maggiore è il numero dei Paesi europei ai confini con la Russia che entrano nella Nato, maggiore è la probabilità di una catastrofe nucleare, maggiore è la probabilità che scoppi la terza guerra mondiale”.

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