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Rai, Draghi spinge per accelerare sulle nomine: ecco i nomi che circolano a viale Mazzini

Di Marco Antonellis
Pubblicato il 22 Ott. 2021 alle 12:32 Aggiornato il 22 Ott. 2021 alle 16:53

Per l’amministratore delegato della Rai Fuortes è ormai tempo di decidere: a Palazzo Chigi Mario Draghi vuole un deciso cambio di passo in Rai, giudicata non più in sincronia con il paese reale: l’organigramma è fermo al tempo del governo gialloverde, il Conte 1 dove a decidere tutto erano Di Maio e Salvini.

A “palazzo” vogliono garanzie che non si eleggerà con questa Rai il nuovo Capo dello Stato (faccenda che interessa in prima persona il presidente del Consiglio). L’occasione per cambiare la Rai potrebbe essere quella del CDA in programma a fine mese, il 27 Ottobre. Prima però, oggi, ci sarà un Cda informale per cominciare ad illustrare il piano industriale. Le nomine ovviamente ne saranno la conseguenza.

Nel frattempo, qualche strapuntino Fuortes lo sta già sistemando: Stefano Marroni da capo ufficio stampa è stato nominato vice direttore della Comunicazione e potrebbe presto diventare anche portavoce del numero uno di viale Mazzini mentre nuovi arrivi potrebbero esserci al vertice del “personale”.

Per quanto riguarda invece le nomine dei telegiornali (le prime che dovrebbero essere fatte perché quelle di “genere” saranno successive) i nomi in pista sono sempre quelli di Monica Maggioni, Simona Sala e Costanza Crescimbeni per la direzione del Tg1 (con Di Bella che se non dovesse essere scelto difficilmente accetterebbe la compensazione della “direzione approfondimenti” preferendo continuare il suo lavoro di corrispondente da New York) mentre non dovrebbero esserci problemi per la riconferma di Gennaro Sangiuliano al Tg2 e Mario Orfeo al Tg3 (anche se per quest’ultimo si parla sempre con insistenza di un suo futuro approdo alla direzione di Rai 1 tenendo presente che l’attuale direttore Stefano Coletta vorrebbe andare avanti almeno fino al prossimo Sanremo).

Molto attento alla partita riguardante il Tg1 è il “nuovo” Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte: non hanno nessuna intenzione di perdere il TG della rete ammiraglia e stanno facendo le barricate. Il tema è che per “Giuseppi” sarà molto più difficile rilanciare il M5s se perderanno il Tg1.

Anche la Lega potrebbe uscire con le ossa rotte dal rimpasto Rai: potrebbe perdere infatti sia Rai Sport che la testata giornalistica regionale. Possibili movimenti, ma solo in un momento successivo, anche a Rai News 24: tra i papabili per il posto di Andrea Vianello si fanno i nomi di Francesco Giorgino e di Giovanna Botteri. Antonio Preziosi, invece, molto apprezzato in casa Forza Italia potrebbe approdare al vertice della Tgr. Ma se la dovrà vedere con Carboni se lasciasse il Tg1.

Capitolo Rai Due: sarà Massimo Lavatore a sostituire Ludovico di Meo, in attesa che l’anno prossimo partano le direzioni di genere.

Intanto, Lucia Annunziata oltre a scendere in pista da gennaio con mezz’ora di talk la sera su Rai Tre (aumenta la concorrenza per Lilli Gruber e Barbara Palombelli) preparerà in duplex con l’onnipresente Paolo Mieli una serie di puntate sulla storia del Quirinale da mandare in onda a ridosso dell’elezione del nuovo Capo dello Stato. A proposito della striscia serale: anche Bianca Berlinguer era in pista per la conduzione.

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