L’intero cachet che le spetta per la co-conduzione di Sanremo 2023 Chiara Ferragni lo devolverà all’associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la Violenza). E in conferenza stampa prima dell’inizio del Festival, l’imprenditrice e influencer ha parlato proprio degli abusi di genere, tema che sarà ricorrente anche durante la rassegna canora nei suoi interventi.
“Di violenza psicologica si parla poco e da poco tempo”, ha detto la “spalla” di Amadeus della prima serata, aprendosi poi a una riflessione che la riguarda da vicino: “Davo motivazioni a comportamenti inaccettabili, come troppa gelosia, gente che non voleva che brillassi”.
“Non avevo capito – ha spiegato Ferragni – che fosse un tipo di violenza. Ne ho letto per la prima volta un paio di anni fa e mi sono riconosciuta in tanti di questi atteggiamenti: mi sono resa conto che è successo a tutte di essere sminuite, bloccate e siamo ancora le prime a giustificare comportamenti che andrebbero condannati. La violenza fisica si riconosce più facilmente, quella psicologica è più subdola“.
Anche lei, quindi, è rimasta vittima di comportamenti tossici di un uomo che ha provato a controllarla impedendole di essere se stessa.
Nel corso dell’evento con i cronisti ha anche risposto a una domanda su razzismo e odio online, sperimentati – e denunciati – recentemente dalla pallavolista nera Paola Egonu: “Fa bene parlarne. Siamo abituati all’idea che se ti esponi è giusto essere insultati. Il mio augurio è quello di andare avanti e non dare importanza a chi critica per puro gusto di farlo”.