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Sonia Bruganelli contro Chiara Ferragni: “Sono una stro**a ma io certe cose non le faccio”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 15 Gen. 2023 alle 10:55

Sonia Bruganelli contro Chiara Ferragni: “Certe cose si fanno in silenzio”

Tra i personaggi più discussi del web e anche della tv, Sonia Bruganelli, opinionista del Grande Fratello Vip e moglie di Paolo Bonolis, ammette di essere una provocatrice e non risparmia una frecciata a Chiara Ferragni.

Intervistata da Il Messaggero, la produttrice tv afferma: “Sono una provocatrice? Sì, certo. Non mi va di omologarmi. Non recito la solita parte della brava donna perfettina e gne-gne”.

L’imprenditrice, poi, ammette di detestare il politicamente corretto e di non aver paura a dire quello che pensa: “Comunque sono stro**a solo con chi se lo merita. A Orietta Berti, per esempio, non farei mai uno sgarbo”.

Spesso nel mirino del web per le sue foto sui social, Sonia Bruganelli si difende: “Che io faccia shopping sfrenato per fare rosicare tutti non è vero. Sui social metto le cose che mi piacciono per divertirmi, non la vita vera. Non ostento, gioco con quello che mi aiuta a superare tanti dolori. Di sicuro non metto le cose serie che faccio. Non sono come Chiara Ferragni, che convoca conferenze stampa”.

Il riferimento è all’annuncio pubblico dell’influencer di devolvere il compenso del Festival di Sanremo 2023 in beneficenza: “Certe cose si fanno in silenzio”.

La produttrice, poi, ha parlato della malattia che ha colpito la figlia Silvia: “Avevo 27 anni e quando mi dissero che la mia prima figlia avrebbe potuto condurre una vita terribile mi sono chiesta che cosa potessi fare? Ammazzarmi e darle la mia vita non avrebbe risolto i suoi problemi, allora mi sono detta: devo sperare che lei combatta per sempre o che trovi una serenità da un’altra parte? Ecco, io quello l’ho pensato. Poi per fortuna siamo andati avanti. E abbiamo creato intorno a lei un villaggio d’amore”.

“Se uno deve mettere a fuoco il senso della vita attraverso le sofferenze di un figlio vuol dire che era sbagliato prima. Io avrei voluto che camminasse e corresse come tutti e a vent’anni avesse avuto già tre fidanzatini” conclude Sonia Bruganelli.

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