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La Rai interviene sul caso Amadeus: “Ricostruzioni fuorvianti, ha sempre avuto la massima libertà”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 12 Apr. 2024 alle 17:01

La Rai interviene sul caso Amadeus: “Ricostruzioni fuorvianti”

Dopo giorni di indiscrezioni e illazioni, la Rai prende posizione sul caso Amadeus con un duro comunicato stampa in cui smentisce alcune ricostruzioni giudicate “fuorvianti” e “dannose” per l’azienda.

Già da diversi giorni, infatti, si parla del possibile addio di Amadeus alla Rai. Notizia che ormai viene data per certa con il conduttore che avrebbe deciso di accettare l’offerta di Discovery.

In più occasioni si è sottolineato che la decisione di Amadeus non fosse di natura economica. Il Corriere della Sera si è addirittura spinto oltre, pubblicando un articolo su quelli che potrebbero essere i motivi che avrebbero spinto il presentatore fuori da viale Mazzini.

Secondo il giornale, infatti, il conduttore non era più “disposto a sopportare ancora certe dinamiche, certe pressioni, certe sollecitazioni”.

Addirittura, secondo il Corriere, ad Amadeus sarebbe stato chiesto di partecipare a un pranzo di “cortesia” con Pino Insegno, di inserire tra i cantanti del Festival Povia, di inserire Hoara Borselli tra gli ospiti e di lavorare al fianco di Mogol al quale sarebbe stato affidato il ruolo di direttore artistico della kermesse.

Proprio queste ricostruzioni hanno provocato la reazione della Rai in un comunicato stampa. “In merito alle numerose ricostruzioni apparse in questi giorni sui media e relative all’eventualità della conclusione del rapporto tra il Servizio Pubblico e Amadeus, Rai ribadisce che si tratta di interpretazioni dei fatti tanto false quanto dannose per l’azienda” si legge.

E ancora: “Ricostruzioni che appaiono tanto più fantasiose quando fanno riferimento a presunte pressioni che Rai avrebbe esercitato nei confronti di Amadeus che invece – come da lui stesso più volte ripetuto anche durante l’ultimo Festival di Sanremo – ha sempre goduto, nelle proprie scelte, della massima autonomia e libertà, che gli sono state riconosciute e garantite dalla Rai stessa, in nome della stima e della profonda fiducia, assolutamente mai venute meno”.

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