Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli » Musica

Tornano i Cranberries con un album d’addio: “In The End è la fine della band”

Di Cristina Migliaccio
Pubblicato il 9 Apr. 2019 alle 16:54

Dolores O’Riordan non c’è più e i Cranberries tornano con un nuovo e ultimo album soltanto per dirle addio. La voce di Dolores è una che resta per sempre, ha segnato un’epoca musicale e torna per l’ultima volta, con un album inedito e diverso dal solito.

La band irlandese ha lasciato il segno in trent’anni di musica e vuole dire addio alla sua amata cantante con undici nuovi brani.

“In the end” è il titolo dell’ultimo album de The Cranberries, atteso negli store fisici e online il 26 aprile 2019. Un vero e proprio contenitore di materiali e brani (11 per la precisione) già organizzati da Dolores prima della sua scomparsa, avvenuta quel terribile 15 gennaio 2018.

“Passati in rassegna tutti i demo su cui avevamo lavorato con Dolores, abbiamo deciso che avevamo un album forte e sapevamo che farlo uscire sarebbe stata la cosa migliore per onorare Dolores” hanno dichiarato i membri dei Cranberries, Noel e Mike Hogan e Fergal Lawler.

“Come sempre abbiamo fatto per tutti i nostri album, avevamo speso molto tempo anche su questo progetto. Quando Dolores se n’è andata abbiamo messo da parte tutto, perché era troppo doloroso andare avanti. Poi abbiamo parlato con la sua famiglia, e sia loro che il produttore ci hanno spinto a continuare nel lavoro che avevamo cominciato con lei. Abbiamo anche altre registrazioni, ma non ci sarà un altro album”.

Il viaggio dei Cranberries è giunto a destinazione. Il punto viene messo con “In the end” e una copertina che ritrae quattro bambini intenti a suonare, forse perché “il ricordo che abbiamo più vivo di Dolores è quello della band ai suoi inizi”: un album ricco di nostalgia.

Non conosciamo i progetti futuri di Noel e Mike Hogan e Fergal Lawler, ma quel che è certo è che non ci sarà più nessun Cranberries, non senza Dolores O’Riordan.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version