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    Strage di Ancona, Fedez: “Sfera Ebbasta artista di serie A, non sarebbe dovuto andare in quella discoteca”

    Selvaggia Lucarelli e Fedez

    Il rapper è stato intervistato da Selvaggia Lucarelli

    Di Rossella Melchionna
    Pubblicato il 12 Dic. 2018 alle 11:50 Aggiornato il 12 Dic. 2018 alle 22:30

    Diversi artisti, tra cui J-Ax ed Elisa, hanno commentato i fatti tragici di Ancona – dove alcuni ragazzini hanno perso la vita in discotesca la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, prima del concerto di Sfera Ebbasta. L’ultimo è stato Fedez che, intervistato da Selvaggia Lucarelli sul Fatto quotidiano, ha espresso la sua opinione sulla vicenda.

    Fedez e i suoi concerti

    Sfera Ebbasta, come altri artisti, in una serata si esibiscono in più locali. Una “norma” che non viene affatto seguita dal marito di Chiara Ferragni. “Questo giro che stanno facendo i nuovi trapper io ho smesso di farlo da un po’, perché ti consuma, ti mette davanti a cose ingestibili e imprevedibili. E poi ormai ho un seguito troppo largo”.

    Il rapper ha aggiunto: “La differenza tra un concerto e una discoteca sta nelle persone che gestiscono queste situazioni. È lampante che quando vai in una discoteca sei spesso nelle mani di Pr adolescenti, di gestori poco professionali”.

    La Lucarelli, però, ha incalzato il discorso chiedendo a Fedez se fosse vero che anche lui, in alcune date locali, non avrebbe rispettato gli orari da cartellone. “Mi è capitato che per contratto io avessi stabilito l’orario del mio arrivo, ma che la discoteca lo avesse annunciato per molto prima – ha chiarito il cantante – Lo fanno per far venire più ragazzini che all’1:00 nei locali non vanno”.

    Fedez e Sfera Ebbasta

    Secondo il giudice di X Factor, Sfera Ebbasta non avrebbe dovuto dare un concerto lì. “È un artista di serie A che riempie il Forum di Milano, non può più andare in un posto del genere. Parliamo di una persona che vende 200mila copie, che smuove le masse. Portarlo in discoteca, tra l’altro, presumo abbia un prezzo notevole”.

    E sul probabile cachet che avrebbe ricevuto l’artista – 20mila euro per 30 minuti – Fedez ha dichiarato: “Ecco, basta farsi due conti. Sicuramente hanno riempito il locale a tappo… per carità, io capisco che si voglia fare cassa, ma un artista del suo livello lì non ci deve andare. Perché lo spray non sarà prevedibile, ma quello scenario di folla ammassata lo era”.

    Fedez e la trap

    Alle voci secondo cui sono la trap – sottogenere musciale dell’hip hop – e i testi di Sfera a generare episodi del genere, il rapper ha ribattutto: “Questa cosa mi sta profondamente sul c***o, anche perché sono stupito che ci si accorga solo ora di quello che canta. L’unica cosa per cui ce l’ho con la trap è che hanno importato questa roba del ‘lean’ che citano nelle canzoni”.

    Il lean, o purple drank, è una bevanda a base di sciroppo per la tosse usato impropriamente come droga ricreazionale. “In America col lean c’è crepata della gente, qui è un altro disastro annunciato – ha concluso Fedez – Mi sono stupito quando al Concertone su Rai 1 Sfera ha cantato Sciroppo e tutti si sono concentrati sul fatto che avesse due Rolex, e non che stesse cantando ‘sciroppo cade in basso come l’MD'”.

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