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Gomorra 4, Ciro l’Immortale non è morto e tornerà sul set

Il personaggio interpretato da Marco D’Amore, Ciro Di Marzio, è stato ucciso nel finale della terza stagione. L’attore però tornerà sul set in veste di regista, un ruolo del tutto inedito

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 6 Apr. 2018 alle 08:47 Aggiornato il 26 Mar. 2019 alle 07:23

Da venerdì 29 marzo 2019 va in onda su Sky Atlantic (canale 110) la nuova stagione, la quarta, di Gomorra, la fortunata serie tv – prodotta da Sky, Cattleya e Fandango – sulla criminalità organizzata di Napoli e dintorni.

La serie sarà composta da 12 episodi girati tra Napoli, Bologna e Londra. Una delle novità più interessanti riguarda uno dei protagonisti più amati: l'”immortale”. 

Come sappiamo, il personaggio interpretato da Marco D’Amore, Ciro Di Marzio, è stato ucciso nel finale della terza stagione. L’attore però tornerà sul set in veste di regista, un ruolo del tutto inedito.

Marco D’Amore debutterà quindi dietro la macchina da presa, dove si alternerà con Francesca Comencini e Claudio Cupellini.

Per la quarta stagione, vedremo, insieme al personaggio di Salvatore Esposito, Patrizia (Cristiana Dell’Anna), Enzo (Arturo Muselli) e Valerio (Loris De Luna).

Le prime tre stagioni sono state accolte, in Italia e nel mondo, con clamore ed entusiasmo da pubblico e critica.

Nel 2016, la fiction, ispirata al mondo descritto da Roberto Saviano nell’omonimo romanzo, è stata inserita dai severi critici del New York Times tra le più riuscite dell’anno.

Giunti alla quarta stagione, il successo della serie è ormai acclarato, ma in questi mesi non sono mancati gli scandali che hanno coinvolto la produzione.

A febbraio 2018, ad esempio, la serie da record è finita al centro di un caso che appare a dir poco paradossale.

Nel 2013 alcune scene della fiction sono state infatti girate nella villa del camorrista Francesco Gallo, conosciuto dalla malavita come “O’ Pisello”, al momento detenuto in regime di 41 bis.

Per ottenere la concessione delle riprese nell’abitazione sotto sequestro, la produzione ha pagato 6mila euro di pizzo alla famiglia del clan. Questa è almeno la conclusione a cui è giunto il giudice monocratico di Torre Annunziata.

Il location manager Gennaro Aquino è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per favoreggiamento personale.

Per il giudice Gabriella Ambrosino il manager alle dipendenze della società cinematografica Cattleya ha scelto la location e ha consegnato direttamente nelle mani del padre del camorrista recluso una busta con dentro i contanti necessari per usufruire della villa.

Questa vicenda ha in parte contribuito a far aumentare il carico di critiche negative sulla fiction. La diatriba tra i sostenitori della tesi che Gomorra possa far scattare dei meccanismi di emulazione nei giovani seguaci e chi invece difende il successo della serie è ancora accesa.

Nonostante le polemiche, l’attesa per la quarta stagione è comunque molto alta.

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