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Arisa: “Ho pensato di sottrarmi alla vita, mi sentivo sola”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 19 Apr. 2022 alle 16:13

Aria ha rivelato una pagina molto buia della sua vita, durante la quale la cantante ha ammesso di aver pensato al suicidio. Ospite del programma “Ti sento” condotto su Rai 2 in seconda serata da Pierluigi Diaco, Arisa ha raccontato di essersi sentita “sola e abbandonata” e di aver pensato anche a “sottrarsi alla vita”, ma la fede l’ha salvata.

L’intervista andrà in onda questa sera, 19 aprile, su Rai 2. “Hai mai pensato di sottrarti alla vita?”, le ha chiesto in modo diretto Diaco. Con grande sincerità, la cantante ha ammesso di aver vissuto un periodo buio, quando era caduta in un “buco nero”, senza sapere cosa le sarebbe accaduto: “Sì ho pensato di sottrarmi alla vita. Penso che un po’ tutti lo pensiamo, io però sono una ragazza di fede e lo sono anche per questo. Perché poi c’era un periodo nella mia vita dove vedevo sempre che dopodomani c’era un buco nero, che non sapevo cosa mi sarebbe successo, che mi sentivo sola e abbandonata, che nessuno mi amava, bruttissimo. E poi piano piano dai valore alle tue priorità e dici ‘okay, la vita mi ha dato cose belle, mi può dare anche cose brutte, devo resistere’”.

Nel corso della sua ospitata a Ti sento, Arisa ha confessato di credere nella possibilità di una seconda vita dopo la morte e, se così fosse, vorrebbe rinascere come ermafrodita, cioè una persona che ha organi riproduttivi maschili e femminili contemporaneamente: “Battiato mi diceva sempre che quando noi uccidiamo il nostro corpo in realtà anche la nostra anima va via e non si unisce con le altre particelle per creare nuova vita, la reincarnazione e tutte queste cose. E io invece spero di vivere per sempre e quindi che la mia anima possa un giorno ricongiungersi ad altre particelle e possa dare vita a un essere umano migliore… magari un’ermafrodita, perché così sei tutto”, ha detto Arisa, che poi ha aggiunto: “Fisicamente mi piacerebbe essere un’ermafrodita, una cosa è di testa e una cosa è fisicamente”.

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