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Uccidere le meduse è un reato: puoi andare incontro a 12 mesi di carcere e multe fino a 15mila euro

Di Laura Melissari
Pubblicato il 24 Lug. 2019 alle 13:15 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:09

Uccidere le meduse è un reato: puoi andare incontro a 12 mesi di carcere e multe fino a 15mila euro

Uccidere o catturare le meduse al mare è un reato. L’articolo 544 ter del Codice penale prevede infatti che chiunque maltratti o uccida un animale sia punibile con il carcere da 3 a 12 mesi, o con una multa da 3 a 15mila euro. La Cassazione ha confermato che questo articolo del codice penale è riconducibile non solo a lesioni fisiche, ma anche a sofferenze di carattere ambientale, comportamentale, etologico.

Ecco allora che prelevare una medusa dall’acqua, e lasciarla sulla spiaggia a sciogliersi, come fanno ogni giorno migliaia di persone sui litorali di tutto il mondo, è un reato.

Cosa fare in caso di incontri con le meduse? Innanzitutto è bene allontanarsi, tornare a riva e avvisare gli altri bagnanti. Se invece vi imbattete in qualche persona che con retino o secchiello preleva le meduse e le lascia morire sulla battigia, sarebbe bene avvisarla che sta compiendo un reato, come suggerisce la pagina ETICOSCIENZA – Associazione di Etologia Etica.

Lasciare le meduse in acqua, senza strapparle al loro habitat naturale è il comportamento più corretto, sia dal punto di vista della legge, che sicuramente da quello etico.

“Ricordiamoci che il mare è casa loro. L’Uomo é, come sempre, un invasore di questo habitat e pertanto deve rispettare fauna e flora che lo abitano. Animali urticanti compresi. Perché tra un orso e una medusa differenze non ce ne sono e se tanto ci scandalizzano coloro che vogliono uccidere i lupi e gli orsi, allo stesso modo dovremmo scandalizzarci per il papà che uccide meduse con il figlioletto”, scrive la pagina.

Promuovere un atteggiamento del genere, di salvaguardia di tutte le specie animali, è fortemente educativo soprattutto nei confronti dei bambini.

“Trattare qualsiasi animale, anche il più piccolo, come se fosse un giocattolo o una cosa, non considerando il fatto che sia anch’esso un essere senziente e quindi in grado di provare dolore e sofferenza, non educa alla sensibilità ed al rispetto verso gli altri. E quando si assiste ad un genitore o ad un ragazzo che prende da eroe la medusa per finirla sotto il sole, condannando l’animale ad un’agonia atroce, allora si comprende il perché la società moderna e tecnologica attuale sia considerata da tanti studiosi come una delle più mediocri a livello culturale dell’intera storia umana”, si legge ancora sulla pagina.

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