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Sparatoria fatale

Il Messico piange la scomparsa della medaglia d'argento olimpica Noé Hernández. A causa di una sparatoria

Di Nicola Sbetti
Pubblicato il 22 Gen. 2013 alle 22:33 Aggiornato il 27 Nov. 2018 alle 11:19

Sparatoria fatale

Noé Hernández, detto “El Chivo”; aveva 34 anni. Nel 2000 l’ex marciatore messicano aveva vinto una medaglia d’argento nella 20 chilometri ai Giochi Olimpici di Sidney (2000), diventando un eroe sportivo nel suo Paese. Più recentemente Hernández aveva fatto carriera politica come segretario allo sport per il PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale), attualmente al governo.

Il 30 dicembre scorso, mentre si trovava alla Reina de Los Reyes, un locale di Los Reyes La Paz, Hernández è stato coinvolto in una sparatoria, che ha provocato altri due morti e due feriti, ma sul cui movente la polizia non sembra aver fatto ancora chiarezza. Dopo diverse operazioni chirurgiche e nonostante la perdita dell’occhio sinistro, le condizioni del marciatore messicano sembravano essersi stabilizzate ed era persino stato dimesso. Ma alle 12 e 10 di mercoledì 16 gennaio Hernández si è spento.

Non è certo la prima volta che uno sportivo rimane coinvolto nella spirale di violenza in cui sembra essere sprofondato il Messico. Nel 2010, per esempio, in un locale della capitale, il calciatore paraguayano Salvador Cabañas era stato colpito da un proiettile alla testa, salvandosi per miracolo.

“A tutto campo” vuole ricordare Noé Hernández così.

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